POLITICA REGIONALE. La Lega Sardegna ha avviato un’iniziativa che, a partire da questo weekend, porterà i militanti nelle piazze e nei mercati dell’isola con gazebo e attività di volantinaggio per chiedere le dimissioni della “Ex presidente Todde“, utilizzando l’hashtag #ToddeDimettiti. La richiesta, spiegano dal partito, è motivata dai “gravi inadempimenti nelle procedure di rendicontazione elettorale accertati dalla Commissione elettorale di garanzia, aggravati dalle diverse versioni rese sui finanziamenti elettorali dalla ormai ex presidente Todde, impongono le sue dimissioni così come, peraltro, accertato dall’Autorità vigilante. Non è possibile fare finta di niente di fronte una decadenza conclamata ed accertata per le gravi violazioni di legge”.
La nota della Lega prosegue accusando l’ex presidente di aver ignorato la volontà popolare rispetto alla legge “Pratobello 24”. “La richiesta delle dimissioni è anche avvalorata dal tradimento della volontà popolare rispetto alla legge ‘Pratobello 24’, volontariamente ignorata ed evitata dalla ex presidente Todde, nonostante il movimento imponente mai registrato in precedenza, che va ben oltre le 211 mila sottoscrizioni autenticate”.
Secondo il partito, le dimissioni sarebbero inevitabili: “Le dimissioni sono un gesto obbligato, senza la ricerca di escamotage poco dignitosi e irrispettosi dei sardi, accettando la decadenza per le violazioni insanabili compiute. Le regole valgono per tutti, anche per la sinistra e i 5 stelle”.
Sul fronte opposto, il Movimento 5 Stelle Sardegna ha replicato con una nota dai toni aspri, accusando il partito guidato da Matteo Salvini di incoerenza e richiamando vicende giudiziarie. “La Lega in Sardegna chiede le dimissioni della presidente Todde perché le regole valgono per tutti. Beh, possiamo dire che siamo al paradosso politico e leggere certe affermazioni è davvero esilarante. Ma chi vorrebbe dare lezioni di etica e moralità è la stessa Lega che ha fregato 49 milioni di euro alla collettività? La stessa Lega che ha difeso per 5 anni un presidente pluri indagato che ha distrutto la nostra Regione o la stessa Lega che non ha mai lasciato una poltrona neanche dopo essere stata travolta da tempeste giudiziarie fatte di sequestri e gravi accuse penali?”.
La risposta si conclude con una provocazione: “Sarebbe molto più opportuno il silenzio ma siccome sappiamo quanto piaccia al partito di Salvini l’aprire bocca e dare fiato, beh allora si mobilitino per organizzare i banchetti per chiedere scusa ai sardi visto le macerie che hanno lasciato in Regione”.