★VIDEO★ OLBIA. In questo 2022 le ostriche di Olbia hanno rischiato grosso. Un vibrione (innocuo per l’uomo) ha colpito le produzione uccidendo, in alcuni casi, fino all’80% dell’intera semina. La Tilusa, azienda olbiese con sede al Lido del Sole, ha perso circa la metà dell’intero prodotto. Ciononostante il peggio sembra essere passato.
Non c’è storico sufficiente per prenderne le misure. L’ostricoltura olbiese è troppo giovane per difendersi o per prevedere le cause che hanno portato per la prima volta a dover fare i conti con una moria da batterio. Sta di fatto che da circa una settimana i segnali provenienti delle poches in acqua mostrano un’attenuazione del fenomeno.
La temperatura del mare, in aumento, rende il vibrione meno aggressivo al punto che gli stessi produttori sono ottimisti per la stagione in corso. Abbiamo visitato uno dei quattro produttori di Olbia: La Tilusa. Il servizio contiene, tra le altre cose, anche suggerimenti per portare sulle nostre tavole questo meraviglioso mollusco la cui prelibatezza era ben conosciuta dai Romani che li coltivavano in Gran Bretagna per farli giungere ai ricchi patrizi dell’impero. Di seguito il video ▼