Dai dati ufficiali, diffusi dal sindaco Gianni Giovannelli durante il Consiglio comunale di oggi, l’invaso del Liscia contieni in questo momento circa 35 milioni di metri cubi d’acqua. Circa la metà dello scorso anno. I numeri sono stati forniti al primo cittadino da Antonio Deidda, responsabile del Settore Complesso Depurazione ai Abbanoa. Per quanto riguarda la presenza di manganese, Deidda parla di un valore di 325 µg (microgrammi), registrato il il 21 ottobre. Le ultime analisi dell’11 novembre rilevano una presenza inferiori, circa 89 µg. Dati e numeri forniti direttamente e univocamente da Abbanoa. Il Comune di Olbia, a differenza di altre città come Tempio che rileva dati sulla sua acqua mensilmente, non svolge analisi autonome e si appoggia a quelle estemporanee della Asl.
Ma ciò che salta agli occhi, dai numeri forniti dal gestore dell’acqua per uso civile, Abbanoa, che oltre Olbia serve 17 Comuni di acqua potabilizzata dal centro dell’Agnata, è la capienza dell’invaso del Liscia. L’acqua almeno per ora, non manca. La diga, come ha detto ai nostri microfoni ieri il presidente del Consorzio di Gallura, Marco Marrone, solo 10 anni fa aveva una capienza massima di 45 milioni di metri cubi. In pratica, il massimo della capienza di 10 anni fa, che veniva raggiunto solo in inverno, è uguale al quantitativo presente oggi.
Dire che il manganese, dunque, è cosi presente perché c’è poca acqua, come si sente in giro, e si raschia il fondo, è un’evidente frottola. La dimostrazione sta nel fatto che l’acqua irrigua che arriva direttamente dalla diga ai bacini agricoli, come Olbianova ha dimostrato con il servizio di ieri, è per sapore, colore e odore, nettamente migliore di quella che sgorga dai nostri rubinetti. L’acqua potabilizzata, infatti, quella che esce dall’Agnata, è gialla, cattiva di sapore e puzzolente. Dunque è evidente che c’è un problema di potabilizzazione.
“Chi di dovere cominci ad indagare – ha detto il consigliere Benedetto Cristo (UPC) -. E’ evidente che non c’è un problema di mancanza d’acqua semmai il problema è nella potabilizzazione”
Per Liliana Pascucci (PD1) “nessuna madre laverebbe il proprio neonato con quell’acqua. Anche se non ci sono casi riconducibili a infezioni, Abbanoa deve mettersi in condizioni di risarcire i cittadini”.
“Alle analisi di Abbanoa non ci credo – ha detto Tonino Pizzadili (Unidos) -. Dobbiamo farle per conto nostro nell’interesse dei nostri cittadini”.
“Voi non ci potete prendere in giro – ha detto Francesco Sanciu (FI) rivolgendosi ad Abbanona – Non dobbiamo fare nessun confronto con il gestore. Sono pagati per fare il loro lavoro, che lo facciano. E’ palese che l’impianto non funziona. Siamo davanti ad una gestione scandalosa”.