“Che nessuno si appropri della battaglia contro le scorie nucleari per scopi elettorali, la salute dei sardi non ha colore”. Questo il monito contenuto in un documento che Laboratorio Gallura ha inviato alla stampa. Per il gruppo di Lab si tratta di un esperimento di dialogo e unità fra indipendentisti di varie estrazioni rivolto alla politica riguardo lo stoccaggio delle scorie nucleari in Sardegna.
“A Santa Giusta (OR) sabato prossimo alle 16.00 – recita la nota – ci sarà un primo appello di tutte quelle forze politiche e civili, che in passato hanno contribuito alla vittoria del “NONUCLE” nel referendum consultivo sul nucleare in Sardegna. Il Laboratorio Gallura sarà presente a questa chiamata con una delegazione.
Ciò che preme di più i componenti del Lab è che si capisca come intorno ad un problema così importante e delicato per il futuro economico ed ecologico dell’isola, non si possano avere divisioni. L’appello alla partecipazione deve essere rivolto alla totalità delle componenti politiche e civili, nessuna esclusa.
Questa è una battaglia che riguarda tutti i sardi e ognuno deve essere chiamato a fare la propria parte. Il mondo dell’informazione, il mondo dell’imprenditoria, le scuole, il volontariato non possono mancare e non devono permettere che la trattazione di questo tema venga lasciata nelle mani della sola politica, men che meno nelle mani di una sola compagine di essa.
La salute dei sardi non ha colore e possiamo scegliere ora quale futuro regalare ai nostri figli. Non solo abbiamo il dovere di ribadire ciò che è stato già espresso nel precedente referendum, ma è necessario ricordare come i sardi abbiamo diritto ad un pieno e totale risarcimento sottoforma di bonifiche ambientali, per i disastri causati dall’industria chimica e dalle servitù militari”.