Il cavo che collega Fiumicino alla Sardegna è arrivato. Questa mattina, sulla spiaggia di Pittulongu, è stato posato il tratto terminale del collegamento sottomarino in fibra ottica, destinato a rivoluzionare la trasmissione dei dati nell’Isola.
Una volta a regime, incrociandosi con la dorsale nazionale che da Mazara del Vallo raggiunge Genova, il sistema sarà in grado di gestire una mole di traffico dati imponente: 50 terabyte. Un’infrastruttura capace di sostenere la diffusione dei cosiddetti big data, che garantirà non solo connessioni ultraveloci per la popolazione, ma soprattutto un balzo in avanti per tutte le strutture pubbliche, in particolare per gli ospedali.
“Questo sistema potrà assicurare l’elaborazione in tempo reale di migliaia di dati clinici – è stato spiegato durante l’incontro con i giornalisti -. Anche gli operatori sanitari potranno programmare turni e interventi a distanza, in una prospettiva concreta di telemedicina operativa”.
Il progetto, che costerà circa 80 milioni di euro, è stato illustrato durante una conferenza stampa alla presenza dei responsabili di Unititerreno, Renato Brunetti e SI Portal, Francesco Saluta, l’azienda incaricata della distribuzione della fibra. Con loro, anche il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, il direttore marittimo, Gianluca D’Agostino e il capitano della Guardia di Finanza di Olbia, Carlo Lazzari.
Al momento il cavo è visibile sulla spiaggia di Pittulongu, nell’area degli scogli, esclusivamente per consentire la visione alla stampa. A breve sarà completamente interrato e confluirà all’interno di un porto di raccordo sotterraneo, profondo circa 2,40 metri per 3 metri di ampiezza. Il tutto completamente integrato nell’ambiente e senza alcun impatto visivo.
L’infrastruttura non porterà solo un aumento di velocità nei trasferimenti di dati. Potrebbe segnare un punto di svolta per il sistema informativo dell’Isola, rendendo possibile una rete a banda larghissima stabile e adatta alle esigenze future della Sardegna.