OLBIA. Una provincia che nasce con 80 milioni di euro nel portafoglio e l’ambizione di trasformare il territorio della Gallura. L’amministratore straordinario Rino Piccinnu ha presentato il nuovo logo della Provincia Gallura Nord Est Sardegna e delineato le priorità che guideranno l’azione amministrativa: la strada di Monte Pino e la questione scolastica rappresentano le sfide principali di un territorio in crescita demografica ed economica.
Con 59 dipendenti e la gestione di 800 chilometri di strade provinciali, 200 depuratori e 22 plessi scolastici, la Provincia Gallura Nord Est Sardegna si presenta come realtà operativa nonostante le difficoltà amministrative ereditate. “Abbiamo pochissimi collaboratori ma non cambiano le nostre priorità”, ha dichiarato Piccinnu durante la presentazione ufficiale.
Monte Pino: la svolta attesa da anni. La strada di Monte Pino rappresenta il simbolo della rinascita infrastrutturale gallurese. “Non sono cambiate le urgenze. La cosa più importante da risolvere è il tratto interrotto dal 2013 – ha spiegato l’amministratore straordinario -. La Regione Sardegna ha approvato il trasferimento del progetto all’ANAS insieme alle risorse provinciali di 6,5 milioni di euro, cui si aggiungono fondi regionali per un totale di 10 milioni. La stragrande maggioranza dei lavori è quasi ultimata. Questa è la somma che serve per fare alcune opere complementari che andranno in continuità”, ha precisato Piccinnu. Il passaggio di consegne è fissato per il primo luglio, quando l’ANAS concluderà la fase attuale e la provincia subentrerà nella gestione”.
L’apertura è prevista per il 31 dicembre 2024, ma Piccinnu si dice “fiducioso che questa scommessa verrà vinta” e non esclude un’inaugurazione anticipata grazie ad “alcune modifiche tecniche del progetto che porteranno anche un importante risparmio di tempo”.
Emergenza scuole. Il capitolo istruzione presenta criticità strutturali che richiedono interventi straordinari. La Gallura conta tre scuole che insistono in aree classificate Hi4. “Abbiamo una carenza di aule, perché abbiamo decine e decine classi sparsi sul territorio, tre da una parte, due dall’altra – ha spiegato l’amministratore straordinario -. Questa frammentazione crea problemi didattici significativi: i professori devono spostarsi continuamente, mancano laboratori e palestre, e questo compromette la qualità dell’offerta formativa”.
La soluzione prevede un polo scolastico progettato insieme al comune di Olbia, che farà da ente attuatore. “Abbiamo già identificato l’area e già eseguito buona parte della progettazione” ha annunciato Piccinnu. Il primo lotto del progetto comprenderà il trasferimento dell’IPIA, del liceo scientifico Lorenzo Mossa e del liceo classico Antonio Gramsci in un’area di pregio, circondata da querce secolari, situata nelle vicinanze del nuovo ospedale. Il progetto rappresenta una risposta concreta all’emergenza educativa del territorio. “È necessario che ci sia un piano straordinario per la Gallura che è l’unica provincia a crescere in Sardegna”.
Il nuovo logo: simbolo di unità territoriale. Il logo della Provincia Gallura, presentato in anteprima alla stampa, racconta l’identità del territorio attraverso elementi simbolici rappresentativi. Include il simbolo di Olbia con Tavolara e la nave romana, il galletto di Tempio, il simbolo del Monteacuto e la torre del Giudicato di Gallura che unifica la rappresentazione. “Abbiamo un simbolo che rappresenta tutto il territorio – ha sottolineato Piccinnu -. Noi vogliamo essere un ente che deve servire tutto il territorio e dove nessuno venga escluso”.
Apertura ai Comuni confinanti. La nuova Provincia si presenta come opportunità per i Comuni limitrofi che volessero aderire al progetto. “Non rifiutiamo nessuno, siamo aperti a discutere con tutti. I Comuni confinanti possono avviare ragionamenti interni per valutare l’adesione alla Gallura che oggi rappresenta un brand economicamente dinamico. Essere agganciati ad una situazione di questo genere può sicuramente essere uno stimolo per altri Comuni oltre i 26 che la compongono”.
Le elezioni di secondo livello (sistema elettorale indiretto in cui non votano direttamente i cittadini, ma i sindaci del territorio) sono previste entro il prossimo settembre mentre si attende la manovra di luglio per verificare l’assegnazione di risorse regionali specifiche che consentano di potenziare i servizi ai cittadini.