Era il 2014 quando venne in Sardegna, a Baratili San Pietro. In quell’occasione nel suo stile peculiare, aveva parlato di cosa è la scienza della pace paragonandola alla scienza della salute: il conflitto viene indagato come si fa per i sintomi di una malattia, individuandone le cause (diagnosi), il decorso (prognosi) e la cura (terapia).
Il 17 febbraio, intorno alle 8 del mattino, si è spento serenamente Johan Galtung, tra i più autorevoli studiosi mondiali della nonviolenza e della pace. Con lui, il mio maestro, avevamo fondato a Grenzach-Wyhlen, in Germania, l’Istituto Galtung per la teoria e la pratica della Pace.
Nato a Oslo nel 1930, Galtung è stato il fondatore della disciplina accademica di Studi per la Pace, oltre che ideatore del metodo Trascend, per la trasformazione nonviolenta dei conflitti e il fondatore della Rete Transcend per la pace, lo sviluppo e l’ambiente.
Aveva fondato istituti di ricerca, dato vita a riviste, insegnato in numerose università in tutto il mondo (Oslo, Berlino, Parigi, Santiago del Cile, Buenos Aires, Princeton, alle Hawaii, e Alicante, fra le tante). Fu insignito di numerosi premi e onorificenze.
Il contributo di Galtung alla ricerca e alla prassi della costruzione della pace è tanto imprescindibile che nessun operatore di pace oggi può fare a meno di conoscere il suo lavoro enciclopedico, condensato in 160 libri e circa 1600 tra articoli e saggi brevi.
Non è possibile in questa lettera dar atto di tutti gli importanti contributi di Galtung, ma a pochi giorni dalla sua scomparsa, mi piace ricordare che questo gigante delle scienze per la pace, nel 2014, era stato in Sardegna, invitato al Dromos Festival dove aveva tenuto una lezione sulla situazione mondiale contemporanea aprendo al successivo dibattito, “L’utopia e l’Ethos europeo. La crisi è l’inizio”.
In questo periodo storico, in cui i conflitti irrisolti si sono trasformati nelle guerre che stanno insanguinando il nostro pianeta, può essere utile continuare a riflettere su questi temi.
In poche parole, la pace sta alla violenza come la salute alla malattia. Diagnosi, prognosi e terapia, se condotti con scrupolo, danno come risultato la salute perché indeboliscono i fattori patogeni e rafforzano i sanogeni.
Lo stesso vale per la pace: bisogna indebolire gli elementi che fomentano la guerra e rafforzare i fattori che fomentano la pace. Semplice, ma efficace!
Per saperne di più Johan Galtung e le scienze per la Pace >
Erika Degortes, olbiese, cofondatrice dell’Istituto Galtung per la teoria e la pratica della Pace