LA MADDALENA. “Una tragicommedia annunciata”. È così che Giulio Verrascina di Usb Sardegna Pubblico Impiego definisce il viavai di centinaia di pazienti che tra il 4 e il 5 novembre si sono presentati nella casa della comunità di Padula, a La Maddalena, per indicare la dottoressa Laura Fastame come medico di base.
“Per agevolare gli utenti – aveva dichiarato la Asl in una nota stampa – sarà effettuata un’apertura straordinaria dell’Ufficio nella giornata di martedì 5 novembre dalle 9:00 alle 13:00. In alternativa i cittadini possono effettuare la scelta online sul portale regionale”.
“Dopo il comunicato della direzione generale – afferma Giulio Verrascina – c’è stato il silenzio più assoluto, cosicché i cittadini, facendo di necessità virtù, hanno preso l’iniziativa, bivaccando all’esterno degli uffici, qualcuno addirittura dalle 7:00 del mattino del 4, fino a quando circa 290 persone hanno riempito il piazzale. Intorno alla mezzanotte – prosegue – ne sono state segnate su un quaderno di un utente, in totale autogestione, circa 100”.
Alla fine, i mille posti disponibili sono stati assegnati. “Tutto in un attimo diventa carta straccia – dice il sindacalista Usb – a iniziare dall’articolo 32 della Costituzione, che tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo, ai livelli essenziali di assistenza. E diventa carta straccia anche la dignità delle persone, di tutte, sia quelle che hanno vinto questa ignobile lotteria, sia chi non ne ha goduto. Sono circa 2500 le persone senza medico di base – sottolinea Verrascina – e il prossimo dicembre, con il pensionamento di un altro medico di base, diventeranno 4mila. Fino a quando si sopporterà silenziosamente questa grave ingiustizia”.