OLBIA. La Gallura si conferma al vertice del turismo nautico di lusso nel Mediterraneo. Secondo il nuovo Studio sull’Industria Turistica Nautica in Gallura 2024, condotto da Polo UniOlbia e Cipnes Gallura, con la collaborazione istituzionale della Direzione Marittima nord Sardegna, tra il 1° giugno e il 30 settembre 2024 sono state registrate 4.619 imbarcazioni private, tra yacht e superyacht, nelle sette aree comprese tra Santa Teresa Gallura e San Teodoro.
“Questo ci fa capire quanto il nostro territorio possa essere attrattivo ma dobbiamo continuare a lavorare in tal senso perché questa ricaduta dal punto di vista economico possa avere sul nostro territorio – dichiara Livio Fideli, presidente Cipnes Gallura -. Bisogna indirizzare tutte le politiche economiche e amministrative su questo aspetto: capire cosa necessita a questi yacht e programmare lo sviluppo futuro”.
Lo studio, realizzato da Guido Piga e Laura Lambroni, è stato presentato presso l’aula magna del Polo UniOlbia. L’analisi, basata su dati satellitari, ha monitorato la presenza e i movimenti degli yacht lungo le coste galluresi, confermando il ruolo strategico della destinazione nel panorama internazionale della nautica di lusso.
Complessivamente, le imbarcazioni hanno generato 11.383 frequenze nei quattro mesi estivi, con un picco di presenze ad agosto, quando sono stati registrati 1.633 yacht. Le località più frequentate sono state l’arcipelago de La Maddalena e Palau, inclusi Porto Pollo e Porto Rafael, con 2.475 yacht, seguite dalla Costa Smeralda con 2.229 imbarcazioni e da Porto Rotondo con 1.865. Santa Teresa, Aglientu e le Bocche di Bonifacio hanno registrato 1.649 yacht, mentre nell’area dell’Isola di Tavolara e San Teodoro ne sono stati contati 1.206. A Cannigione gli arrivi sono stati 1000, mentre Olbia e Golfo Aranci hanno visto la presenza di 959 yacht.
Secondo il direttore marittimo Nord Sardegna, Gianluca D’Agostino: “Dobbiamo iniziare a considerare che il grande impulso dato a questa terra dall’Aga Khan negli anni Sessanta, con una visione assolutamente futuristica, si sta avvicinando a un cambiamento drastico nel lungo termine. È necessario rianalizzare la situazione, tenendo conto del pensiero e dell’azione che l’Aga Khan ha portato avanti fino a oggi”.
Il turismo nautico di lusso si conferma un settore chiave per l’economia gallurese, con un impatto economico stimato in 4 milioni di euro al giorno, per un totale stagionale superiore ai 500 milioni di euro. Lo studio ha identificato 204 superyacht noti, con una lunghezza media di 64,36 metri, e un valore complessivo di 16,35 miliardi di dollari.
Il comparto nautico sardo conta 1.885 aziende, con un fatturato di 403 milioni di euro, trainato dal turismo nautico, refit, produzione e export. Il settore impiega 2.250 addetti, con una forte presenza nel distretto produttivo del Cipnes Gallura.