A margine della discussione che tratta dei criteri con cui la raccolta differenziata procede ad Olbia, viene spontaneo domandarsi se tale procedura viene attuata solo per limitare al massimo il materiale da conferire in discarica (ed aumentare al massimo la frazione riciclabile) o se è anche un mezzo di sostanziale natura fiscale per “stanare” coloro che non pagano i tributi dovuti per il ritiro dei rifiuti solidi urbani. Ora, tutti noi sappiamo che gli abitanti di Olbia sono almeno -almeno- il 20% in più di quanti sono iscritti all’anagrafe. E sappiamo che una percentuale più o meno simile non risulta iscritta negli elenchi T.A.R.S.U. È evidente che tutti i cittadini debbono sopportare in equa misura il carico delle imposte e delle tasse, è una ovvia questione di giustizia sociale.
Ma sorge spontanea una domanda: se è vero, come si dice (e vorremmo averne conferma) che i mastelli sono stati distribuiti solo agli iscritti negli elenchi T.A.R.S.U., siamo proprio sicuri che tutti si metteranno fiscalmente in regola e provvederanno a conferire i propri rifiuti solidi urbani con i meccanismi previsti? O forse -data la particolare, varia , eterogenea composizione della popolazione olbiese, ufficiale e non ufficiale- ci saranno coloro che smaltiranno i propri rifiuti nei più svariati modi aumentando il numero delle discariche abusive e l’inquinamento ambientale?
Siamo sicuri che coloro andranno tutti a conferire i propri rifiuti all’Ecocentro in zona industriale? E, a proposito di fiscalità, era proprio necessario ed opportuno precisare che chi intende conferire all’Ecocentro “deve presentarsi munito di documenti di riconoscimento” ? Non sarebbe il caso di creare con urgenza altre isole ecologiche in altri punti della città? È prioritario il fine di rendere Olbia più pulita e di ridurre al massimo il residuo indifferenziato oppure è prioritario usare la raccolta differenziata per “stanare” gli evasori?
Crediamo che, come al solito, in medio stat virtus. Che tutti paghino le dovute imposte e tasse, ma che ci si ricordi che esiste una rilevante -molto rilevante- porzione della popolazione olbiese che non risulta né all’anagrafe né negli elenchi T.A.R.S.U. : questa particolare situazione, se non ben gestita, si tradurrà automaticamente in un aumento delle discariche abusive ed in un maggior inquinamento del territorio. Ed a poco o niente servirà l’aumentata sorveglianza della Polizia Urbana e lo spauracchio di salate sanzioni. Spesso si richiede saggezza, lungimiranza e pragmatismo agli Amministratori: in questa situazione ci paiono qualità assolutamente necessarie.
Giorgio Manca