Visto gli episodi raccontati nelle ultime settimane sulla nostra situazione sanitaria dell’Ospedale di Giovanni Paolo II, sulle varie problematiche dovute a mancanza di personale e mezzi, mi preme scrivere poche righe per testimoniare l’altra faccia della medaglia della sanità olbiese.
Sono stata ricoverata presso il reparto di Ginecologia e Ostetricia il 21 luglio u.s. per delle complicazioni prettamente femminili con una diagnosi abbastanza importante e con delle variabili operatorie diversamente positive.
Ed è qui che volevo testimoniare la grande professionalità, bravura e umanità dell’equipe del reparto diretto dal dott. PeppI, dove, non solo la diagnosi iniziale è stata rivista con attenzione ma è stato fatto tutto il possibile per salvare quelle parti che per noi donne sono importanti sia dal punto di vista fisico che psicologico.
Per questo motivo volevo ringraziare tutto il reparto di Ginecologia e Ostetricia nella figura del primario dott. Peppi che, con la sua professionalità e simpatia, ha saputo gestire una situazione per me molto delicata.
Al dott. Devinu per avermi seguita e consigliata durante tutto il breve percorso da intraprendere e aver ascoltato le mie paure, al dottore che mi ha ricoverata il 21 luglio e che, con pazienza e devozione, mi ha spiegato con attenzione ogni possibile azione da intraprendere durante l’intervento ma anche ogni singola possibilità di ottima riuscita, fondamentale dal punto di vista psicologico e poi, al giovane anestesista che mi ha fatto sorridere con il suo “Signora, è capitata con l’anestesista più simpatico del reparto”, e sì, è stato veramente cosi.
Ma il reparto non è fatto solo di medici ed è per questo motivo che non posso non ringraziare infinitamente tutto il personale infermieristico per la grande umanità e pazienza, il personale OSS e dei pasti, cosi disponibili ad ogni richiesta di aiuto o piccolo conforto e, infine, ma non per importanza, al personale dell’igiene e della cura degli ambienti comuni e camere, ruolo fondamentale per la nostra salute e il benessere in un ambiente pulito.
Con questa lettera non voglio nascondere le problematiche della nostra Sanità ma sottolineare che, chi di dovere, dovrebbe dare ai reparti le stesse condizioni di lavoro e di personale in modo che i medici e il personale sanitario e non, possa svolgere il proprio lavoro con passione e l’amore che ho potuto vivere nel reparto di Ginecologia e Ostetricia.
Durdica Bacciu