La soppressione della sezione distaccata della Corte d’Appello di Sassari avrebbe delle gravissime conseguenze per l’intero sistema giustizia sardo. È il grido d’allarme lanciato questo pomeriggio dai rappresentanti degli Ordini degli avvocati di Sassari, Nuoro e Tempio, Mariano Mameli, Roberto Corrias e Paola Gosamo nel corso dell’incontro convocato nel palazzo di via Roma dal presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau al quale ha partecipato anche il presidente della Giunta, Francesco Pigliaru.
La chiusura della sezione sassarese della Corte d’Appello, istituita nel 1990 e al centro da tempo di una lunga battaglia per diventare sezione autonoma che ha visto coinvolti negli anni giudici, magistrati, avvocati, parlamentari e rappresentanti delle istituzioni territoriali, è infatti una delle ipotesi in discussione al tavolo della Commissione istituita dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando per la riorganizzazione della geografia giudiziaria del Paese.
L’organismo ministeriale presieduto dall’ex vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Michele Vietti mette in discussione anche la sopravvivenza delle sezioni distaccate di Taranto per l’autonoma di Lecce e di Bolzano per quella di Trento.
«Realtà differenti con criticità decisamente ridotte rispetto alla nostra regione – hanno sottolineato i rappresentanti degli ordini forensi – intanto per le distanze chilometriche e le condizioni delle strade dell’isola e il conseguente aggravio di costi che la chiusura della sede distaccata comporterebbe, andando a incidere pesantemente sul diritto alla giustizia dei cittadini che si troverebbero a rinunciare ad un grado di giudizio. Senza contare le ricadute sociali – hanno spiegato gli avvocati – considerato che dalla Corte d’Appello di Sassari dipendono il Tribunale di Sorveglianza e quello per i Minori. Un equilibrio sociale da salvaguardare – hanno aggiunto i tre rappresentanti territoriali – la cui chiusura andrebbe ad incidere sulle politiche di contenimento del disagio giovanile».
«Si tratta di una battaglia di civiltà – ha dichiarato il presidente Ganau – per la quale siamo pronti a fare la nostra parte. Sassari è già strutturata per essere sezione autonoma – ha aggiunto il presidente dell’Assemblea sarda – e su questa battaglia il territorio si è già più volte espresso. La sua chiusura comporterebbe un aumento inaccettabile dei costi della Giustizia per i cittadini del centro – nord Sardegna. Riportare degli standard nazionali nelle nostre realtà con l’intento di ottimizzare i servizi, non può essere un automatismo».
Da parte sua, il presidente della Giunta Francesco Pigliaru, si è impegnato a portare la richiesta quanto prima all’attenzione del Governo. «Siamo consapevoli dell’importanza di salvaguardare l’esistenza della sezione distaccata della Corte d’Appello di Sassari», ha detto il presidente Pigliaru. «Con il Governo stiamo trattando su molti punti e aggiungeremo anche questo».