Si chiama Mater Art (Advanced Radiation Therapy) il nuovo reparto di radioterapia oncologica del Mater Olbia Hospital convenzionato con il sistema sanitario nazionale. L’inaugurazione, coordinata dal direttore sanitario dell’ospedale, Franco Meloni, si è tenuta questa mattina.
“Il paziente malato, in stato terminale, ha paura – ha dichiarato il professor Vincenzo Valentini, direttore del Centro di radioterapia del Gemelli, durante il suo intervento -. Non possiamo ridurre questa persona ad una prestazione. Quello di cui ha bisogno è, invece, una relazione. La nostra sfida è stata quella di legare tecnologia e arte, ed ecco il perché del nome scelto, Mater Art, dove Art sta per bellezza, tecnologia e scienza”. Impreziosiranno il reparto, infatti, le opere di artisti locali, coordinati dallo scenografo di fama nazionale e con radici sarde, Emilio Ortu Lieto, sul tema della Dea Madre, Mater Mediterranea.
A dirigere il nuovissimo reparto di radioterapia sarà il professor Gian Carlo Mattiucci. “Sono contento dell’opportunità di gestire questo centro che possiede livelli importanti di eccellenza tecnologica. L’incidenza di nuovi tumori in Sardegna è di circa 10.200 ogni anno e si tratta di numeri che tenderanno a salire. Ci si aspetta una crescita intorno al 2 per cento, con mille nuovi tumori ogni anno nel nord est della Gallura. Il 75 per cento di questi – ha evidenziato Mattiucci – necessità radioterapia, per un totale di 765 pazienti ogni anno sul territorio gallurese”.
Un ruolo importante nella terapia oncologica del Mater sarà quello affidato agli avanzatissimi macchinari di alta tecnologia Ethos di Varian, Mridian e Bravos. Il primo utilizza l’intelligenza artificiale e consente la terapia adattativa, il secondo, di natura ibrida e pensato per la radioterapia stereotassica, permette una migliore visione dei tessuti ed è in grado di acquisire le immagini di risonanza (otto al secondo) e di identificare la malattia. Bravos, invece, è utilizzato per la brachiterapia.
“Si tratta di un sogno – ha detto il professor Rocco Bellantone, amministratore delegato del Mater Olbia -. Negli anni ho seguito il disegno di questo posto e poi la realizzazione, circondato da giovani entusiasti, tra cui medici, tecnici e amministrativi.
È la Regione che paga le prestazioni che i cittadini sardi richiedono. Lo stesso paziente andrebbe in qualsiasi altro nosocomio dell’Isola e, invece, sceglie di venire qui. È odioso – ha sottolineato Bellantone – pensare che si possa togliere buona sanità ai sardi per motivi meramente politici”.
Presente all’inaugurazione anche il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, che ha espresso parole di soddisfazione per la nuova opera. “Siamo felici come comunità – ha detto il primo cittadino – per le risposte immediate che ci dà il personale medico e paramedico di questo ospedale, e grazie a tutti coloro che qui lavorano e che si impegnano quotidianamente. L’ospedale sta crescendo perché i pazienti che arrivano vengono curati bene e poi scelgono di tornare. Siamo felici del connubio tra Qatar e Gemelli: ci siamo spesi e continueremo a farlo perché ci possa sempre essere una risposta alla qualità della nostra offerta sanitaria”.
“Oggi è una giornata importante – ha dichiarato l’assessore regionale al Bilancio, Giuseppe Fasolino -. Per la nostra generazione è stato un sogno, per i nostri figli è realtà. La Regione è a fianco del Mater e lo sarà nel futuro. Olbia e la Gallura meritano una struttura ambiziosa a livello internazionale come questa”.
Durante l’evento è intervenuto anche l’assessore degli Enti Locali, Quirico Sanna: “Mi dispiace per chi ha vissuto il Mater come un problema – ha detto -. Per noi è una risorsa. Si tratta di una necessità per la Gallura e per l’intera Sardegna”.
In chiusura, il direttore sanitario del noscomio olbiese Franco Meloni, ha ringraziato tutti i collaboratori, e in particolare Marco Salvagno, direttore operativo della struttura, insieme ai funzionari dell’Assessorato alla Sanità.
Dopo la benedizione del vescovo della diocesi di Tempio Ampurias, mons. Sebastiano Sanguinetti, Carla Cuccu, consigliera regionale e segretaria della Commissione Sanità, ha proceduto al consueto taglio del nastro.