La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato lo scorso giugno dal Governo contro la legge approvata dal Consiglio regionale. Questo significa che tornano in Sardegna le 6 province (Nuoro, Oristano, Nord Est (Gallura), Ogliastra, Medio Campidano e Sulcis Iglesiente) e due città metropolitane: Cagliari e Sassari.
La maggioranza esulta a partire dal presidente Christian Solinas: “Un’altra importante affermazione dell’autonomia della Sardegna. La sentenza certifica ulteriormente, ce ne fosse ancora bisogno, che il Consiglio regionale ha pieno diritto di legiferare nelle materie di sua competenza, senza indebite interferenze dello Stato”.
“Un successo particolarmente gradito, soprattutto dopo aver subito pesanti attacchi personali a causa dell’impugnazione della legge – ha sottolineato l’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna – Si è trattato di un proditorio attacco politico all’Istituzione regionale, che, anche grazie al suo avvocato, ha dimostrato la bontà delle sue ragioni. Perciò, il nuovo assetto territoriale sarà quello approvato dall’Assemblea regionale e presto i cittadini potranno eleggere i propri rappresentanti nei nuovi enti locali”.
“Mentre altri tergiversavano non ho mai fatto mancare il numero legale nella commissione battendomi per arrivare a questo risultato. È una giornata di gioia che ripaga due anni e mezzo di lotte e sacrifici”, ha detto il capogruppo di Forza Italia Angelo Cocciu.
Nuova divisione territoriale:
- Città metropolitana di Cagliari (scompare il Sud Sardegna) 550mila abitanti,
- Citta metropolitana di Sassari 325mila abitanti.
Province:
- Nord Est Sardegna con capoluoghi Olbia e Tempio, 159mila abitanti
- Nuoro, 151mila
- Oristano, 154mila
- Sulcis Iglesiente con capoluoghi Carbonia e Iglesias 121mila
- Medio Campidano con capoluoghi Sanluri e Villacidro 95mila
- Ogliastra con capoluoghi Lanusei e Tortolì, 54mila abitanti