Hanno ricevuto la notifica di conclusione delle indagini dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania a firma del PM Nadia La Femina, i tre impiegati di una nota concessionaria di auto di Olbia indagati per truffa continuata in concorso tra loro. Si tratta di C.R. 49 anni, I.I. 49 anni e R.D. 46 anni, tutti di Olbia.
I tre, che costituivano la squadra vendite della concessionaria, secondo l’accusa, si sarebbero spartiti circa 375 mila euro in tre anni, dal 2017 al 2019. A tanto ammonterebbe l’ammanco di cassa da parte della proprietà che avrebbe interrotto con una formale denuncia il sistema di appropriazione di danaro contante frutto della vendita di decine di auto.
Nella cifra sarebbero compresi circa 15 mila euro di vendita sull’usato, 160 mila euro sul nuovo e circa 75 mila di ammanchi di cassa. Il capo d’accusa dal quale dovranno difendersi i tre, parla di “di artifizi e raggiri di natura contabile e comportamenti infedeli consistenti nell’omettere di annotare nel registro di prima nota le somme effettivamente ricevute dai clienti al momento dell’acquisto. Somme sistematicamente riportate in contabilità come inferiori a quelle realmente versate. Nel sopravvalutare gli usati o sottostimare il valore del nuovo”.
Le tracce della minuziosa indagine affidata alla Guardia di Finanza di Olbia guidata dal comandante Carlo Lazzari hanno fatto emerge anche movimenti di auto segnalati alla centrale sassarese della concessionaria come mezzi da rottamare che, invece, venivano rivenduti a privati senza alcuna annotazione contabile trattenendone indebitamente i corrispettivi.
I finanzieri hanno anche incrociato dati tra assegni e contratti falsificati con somme indicanti importi inferiori a quanto versato dagli acquirenti. E anche una serie di gravi irregolarità come omissioni di date sugli assegni riportate successivamente, cancellazioni e sbiancature, firme di clienti contraffatte e cifre erroneamente riportate o addirittura rese artatamente illeggibili.
Ora i tre indagati hanno tempo 20 giorni per presentare memorie difensive o presentarsi per rilasciare dichiarazioni sotto interrogatorio.