OLBIA. Blu e bianco avvolgono le pareti del tempio crematorio di Olbia e il luogo del commiato diventa uno spazio di riflessione e armonia. A firmare l’opera a Su Lizzu è Gabriele Loi, artista olbiese di trent’anni, già autore del murale nel “campo angioletti” del cimitero di via Roma, che ha voluto donare a questo spazio un’anima nuova.
“Nel mio lavoro c’è principalmente il blu che appartiene sia alle profondità che alle altezze – spiega Loi -. È un blu già di per sé profondo, e questo dice tanto. Credo che nella nostra società ci sia una carenza di questo colore. Il blu è una necessità”.
Un richiamo all’infinito del cielo e all’immensità del mare: “I colori che ci circondano di solito tendono al rosso ma il nostro pianeta è fatto d’acqua. È qualcosa su cui riflettere”.
I fiori dipinti sulle pareti non sono semplici decorazioni ma simboli di un equilibrio universale che accoglie chi si trova ad affrontare il dolore della separazione. “Sono fiori che riprendono la geometria sacra – dice l’artista olbiese -, il fiore della vita. In un momento così delicato per chi entra in questa sala, possono aiutare a migliorare il ricordo e la percezione del luogo”.