L’Olbia Calcio sembra intenzionata a intraprendere un percorso ambizioso in vista del prossimo campionato di Serie D. Come dichiarato dal Direttore dell’Area Tecnica Gonzalez, l’obiettivo è chiaro: puntare senza esitazioni verso le posizioni di vertice.
Un segnale positivo, almeno, c’è già stato: Daniele Ragatzu, protagonista indiscusso della squadra con oltre 260 presenze e 100 gol in maglia bianca, ha deciso di prolungare il suo contratto.
La prossima stagione indosserà ancora la sua storica maglia numero 10 e sarà, come sempre, al servizio del mister Gatti per guidare la squadra. Il legame di Ragatzu con Olbia è forte e ben noto, e il suo rinnovo rappresenta un messaggio chiaro: il progetto tecnico punta a basi solide e su leader carismatici.
Nonostante l’entusiasmo per la conferma del bomber, i tifosi attendono ulteriori mosse concrete da parte della società. Servono riconferme di quei calciatori che hanno contribuito alla salvezza della scorsa stagione: Arboleda, De Grazia, Costanzo, Buschiazzo, Biancu e Rizzo sono nomi che risuonano nei pensieri di tifosi e sostenitori.
Ma, come ben sappiamo, per puntare in alto occorre qualcosa in più. Servono rinforzi mirati: un portiere di categoria, un attaccante da almeno 15-20 gol stagionali e due difensori giovani e competitivi. Insomma, non si tratta solo di riempire caselle, ma di costruire una squadra che abbia tutto il necessario per competere ai massimi livelli.
E qui arriviamo al punto dolente: dalla società, al momento, non arrivano novità. Se è comprensibile che per i nuovi acquisti si debba attendere la scadenza dei contratti il 30 giugno, per le riconferme si potrebbe già agire. Ma per ora regna il silenzio.
In compenso, sembra che la dirigenza abbia altre priorità: organizzazione degli open day per le giovanili, affiliazioni con altri club e nomina di figure specializzate in questi settori. Tutto utile, certo, ma forse non ciò che i tifosi si aspettavano di vedere come prima mossa per costruire una squadra competitiva.
Le dichiarazioni della società di qualche mese fa parlavano di un maggiore coinvolgimento della città, anche attraverso l’assunzione di figure locali per rafforzare il legame con il territorio. Tuttavia, i fatti sembrano raccontare una storia diversa. La mancata riconferma di Gianni Casula, team manager nella scorsa stagione, è un esempio che fa riflettere. L’impressione è che tra il dichiarato e l’agito ci sia ancora una certa distanza.
Tra i passaggi fondamentali per la prossima stagione c’è l’iscrizione al campionato di Serie D. Entro il 10 luglio sarà necessario versare i 21.000 euro della quota di iscrizione, confermare la fideiussione dello scorso anno e ottenere le liberatorie da tutti i giocatori. In tal senso, tifosi e addetti ai lavori chiedono maggiore trasparenza sui pagamenti degli emolumenti ai giocatori. Questo non per sollevare dubbi sulla società, ma per garantire un clima di fiducia e ottimismo, elementi essenziali per costruire una stagione serena e competitiva.
Un altro tema delicato riguarda il bilancio della stagione 2023/24, il cui documento ufficiale non è stato ancora presentato nonostante siano trascorsi dodici mesi dalla scadenza. Il bilancio non rappresenta un addentellato alla struttura societaria ma è parte integrante e fondamentale per conoscere lo stato di salute finanziario della compagine gallurese.
Davanti a tali richieste i legali rappresentanti della società hanno sempre spiegato che la Swiss Pro, al momento dell’acquisto del club, non era a conoscenza del reale livello di indebitamento accumulato dalla gestione precedente. C’è però un dettaglio curioso: la società di consulenza che ha curato la cessione delle quote dalla vecchia proprietà agli svizzeri, annoverava al suo interno un collaboratore strettamente legato all’Olbia Calcio. Collaboratore che, tra l’altro, opera ancora oggi nella nuova gestione del club. Questo particolare solleva più di un interrogativo: davvero la Swiss Pro era all’oscuro della situazione finanziaria del club? Se chi ha contribuito a valutare l’acquisto era già coinvolto nella struttura societaria, è difficile immaginare che l’indebitamento fosse una sorpresa totale.
A questo punto la domanda, inevitabile, resta aperta: a che gioco si sta giocando?
Per costruire un rapporto solido tra società, tifosi e città, è fondamentale adottare un approccio basato sulla trasparenza e sulla coerenza. La chiarezza sulla situazione tecnica e finanziaria del club è essenziale per coinvolgere attivamente la comunità sportiva e alimentare un clima di fiducia reciproca.
Olbia, i suoi cittadini e i suoi tifosi meritano una squadra che li rappresenti al meglio, dentro e fuori dal campo. La società è chiamata a dimostrare con i fatti – e non solo con le parole – di essere pronta a costruire un progetto solido e ambizioso. Per ora, come cantavano gli Jalisse a Sanremo, solo “fiumi di parole”.