OLBIA. Il gruppo consiliare del Partito Democratico chiede il ritiro immediato dell’ordinanza del sindaco Settimo Nizzi che vieta in modo permanente le attività di arrampicata sulla vetta dell’isola di Tavolara.
Pur condividendo la necessità di garantire la sicurezza pubblica, soprattutto in vista dell’afflusso turistico e degli incidenti registrati negli ultimi anni, le consigliere e i consiglieri dem definiscono la misura “una risposta sbagliata e inefficace a un problema reale”.
“Quando non si è in grado di gestire, si vieta – si legge nella nota –. Questa ordinanza ricalca un metodo già visto: lo smantellamento degli ecobox, la rimozione delle panchine, la chiusura anticipata degli esercizi nel centro storico. Tavolara merita tutela, ma anche accesso regolato e sicuro”.
Nel documento si critica l’assenza di una regolamentazione organica, evidenziata anche nello stesso testo dell’ordinanza, e si sottolinea il rischio che il divieto possa incentivare pratiche clandestine, penalizzare le guide ambientali e limitare un’esperienza che potrebbe essere valorizzata come accade altrove, citando i modelli di Baunei e Cala Goloritzé.
Oggi è stata depositata in Consiglio una mozione che propone l’apertura di un tavolo tecnico con istituzioni, operatori del settore, guide e comunità locali per elaborare un regolamento di fruizione controllata dell’isola.
Infine, il gruppo segnala “profili di dubbia legittimità” nell’ordinanza, che saranno sottoposti alla Prefettura per le necessarie verifiche.
“Olbia ha bisogno di soluzioni intelligenti – concludono – non di scorciatoie repressive. Il turismo ambientale può convivere con la tutela del territorio”.