Non ho più paura della notte”, il nuovo libro di Settimo Momo Mugano, è stato presentato all’Hotel For You di Olbia. Insieme all’autore c’era Nicola Pietrangeli, suo caro amico: in comune, una grande passione per il golf. Il romanzo edito da Taphros di Dario Maiore, sta riscuotendo molto interesse. Barbara Palombelli, nella sua introduzione, scrive che “si è ritrovata immersa in un labirinto di passioni, di intrecci familiari sconvolgenti, in una storia italiana degna di un film”. E, infatti, originariamente, doveva essere un film.
Lo documenta l’accordo, stampato all’inizio del libro, sottoscritto nel 1974 con il produttore Vittorio Cecchi Gori. Già scelto il regista nella persona di Pasquale Squitieri che, proprio in quel periodo, iniziò la sua travolgente storia d’amore con Claudia Cardinale. Improvvisamente, però, la coppia lasciò l’Italia e si stabilì all’estero. Venne quindi rinviato il sopralluogo programmato in Sardegna dove era ambientata la vicenda e l’opzione con Cecchi Gori si concluse con un nulla di fatto.
Mugano si tenne un milione di vecchie lire (dopo i 6 mesi stabiliti dal contratto) e il film non si fece più. La stessa idea, anni dopo, fu espressa con entusiasmo dal regista Piero Livi, anche lui affascinato dalla storia, ma impossibilitato a concretizzare il progetto per una serie di motivi. Il manoscritto è stato quindi riposto da Momo Mugano in un cassetto dove è rimasto per molti anni. Tirato fuori quasi per gioco, è finito in una borsa durante un lungo viaggio aereo dedicato al golf. Diverse amiche e amici, tra cui Nicola Pietrangeli e Lea Pericoli (autrice di una bella prefazione) lo hanno letto e apprezzato incoraggiando Mugano a pubblicarlo sotto forma di romanzo .
“La storia è ambientata in una Sardegna dalle forti connotazione storiche – scrive la Pericoli – Ci si imbatte in personaggi che sembrano ritagliati nel granito. Si vivono passioni fortissime in cui amore e odio si scontrano e si confondono fino a trasformarsi in delitti incomprensibili. Tutt’intorno c’è un paese benedetto da Dio con il mare cristallino, le sue scogliere, la campagna profumata di mirto.” Il libro è ambientato alla fine degli anni Trenta a San Teodoro ma si ritrovano anche scorci di Olbia, Padru e Azzanì.
Nel suo intervento Nicola Pietrangeli, il più grande tennista italiano di sempre, ha parlato della sua amicizia ventennale con Momo Mugano, delle loro partite “all’ultimo spaghetto” sul campo da golf, dei viaggi fatti insieme in Tailandia “dove i green sono uno spettacolo solo a guardarli”. Nel definire “avvincente” il libro di Mugano, Pietrangeli ha rimarcato l’amore profondo che lega il giornalista-scrittore alla Sardegna e, in particolare, alla sua Olbia.