“Questo cucciolo innocuo e amorevole, socievole e giocherellone con tutti, coccolone con grandi e piccini, oggi non c’è più. Aveva poco più di un anno, ed è stato ammazzato a bastonate e forse anche con qualche “polpetta” da un essere umano, uomo e donna che sia conta poco visto il gesto vile, barbaro e crudele”. È la denuncia del proprietario del gattino che ha reso pubblica la vicenda accaduta mercoledì scorso a Olbia.
Il proprietario ha inviato foto (anche di come è stato massacrato) e commento “non perché il gatto era mio – dichiara – ma perché si sappia che esiste gente capace di questi gesti”. Il gattino aveva un ciondolo con il numero di telefono ma non è bastato.
“Prendersela con un essere innocente, che non faceva male a nessuno, un animaletto innocuo che cercava solo affetto. Aveva solo un difetto che forse dava fastidio a qualcuno che l’ha ammazzato a botte, qualcuno che poteva usare il cervello, se un cervello lo ha, e chiamare i proprietari al numero che aveva sulla medaglietta e dirgli “guardate il gatto a me da fastidio, tenetevelo dentro casa”.
Invece no, in un mondo sempre più sporco, corrotto e malato, è più semplice fare i delinquenti perché di delinquenti si parla anche in questi casi piuttosto che fare i civili. Ciao Dexter. Ci mancherai con le tue corse, i tuoi giochi con un pezzetto di carta, le tue visite in camera, le tue rotolate stile Rambo… ci mancherai”