Il mal di pancia che ha improvvisamente colpito il consigliere di maggioranza del PD2 (area Scanu) Nicolò Maccarrone ha prodotto una lettera di sfogo inviata agli assessori e ai consiglieri del PD olbiese, 1 e 2, di cui siamo venuti in possesso. Maccarrone, come si legge nella missiva, si lamenta apertamente di aver ricevuto un trattamento poco rispettoso da parte del presidente della commissione urbanistica, Giorgio Spano e dai componenti Anna Serena Deiana e Pietro Spano. La lite è avvenuta a colpi di sms.
“E’ anche da diverso tempo – recita il testo – che chiedo al nostro capogruppo Presidente della Commissione urbanistica, di farmi sapere quando convoca tale Commissione per poterci partecipare, pure in veste di auditore, non facendone parte come commissario”.
Maccarrone sostiene di essere stato redarguito “da uno dei commissari (Deiana) in quanto non avevo chiesto il permesso di parlare al Presidente. A quel punto abbastanza infastidito dal rilievo, sono le ore 13,45, mi alzo e abbandono i lavori e allo stesso tempo chiedo al Presidente di sospendere i lavori per mancanza di numero legale”. A quanto pare il Commissario Cassitta aveva abbandonato i lavori per sopraggiunti impegni familiari.
Sciolta la seduta Niccolò Maccarrone racconta di uno scambio di sms non proprio edificante in quanto “il mio atteggiamento non è piaciuto né al presidente né al collega Spano (Pietro) i quali successivamente mi inviano i seguenti sms:
Giorgio Spano: “Grazie per la collaborazione e la fiducia accordatami oggi. A buon rendere”.
Risposta di Maccarrone: “Caro Giorgio la mia fiducia nei tuoi confronti è pari al rispetto e considerazione che tu hai nei miei confronti, considerato che non ti sei mai ricordato di informarmi delle convocazioni, forse la mia presenza ti ostacola la conduzione dei tuoi lavori…..?.
Pietro Spano: “Non sono andato a lavoro per sostituire un commissario. E non sono pensionato, se hai voglia di c. (bip) il c. (bip) o te ne stai a casa o te la vedi con la diretta interessata evitando di incasinare il lavoro mio e di Giorgio. E scusa eh…. Te l’hai fallita di brutto”.
Risposta di Maccarrone: “Caro ragazzo, sei giovane e anche molto intraprendente, ma devi crescere ancora prima di dare lezioni a chiunque e di qualsiasi natura e forse un bagnetto di umiltà non ti farebbe male”.
“Forse sono anche argomentazioni futili che non interesseranno a nessuno di voi – riprende la lettera – ma comunque io ve le ho volute esternare ugualmente, ognuno ne trarrà le conclusioni che riterrà più opportune.
Io continuerò a fare il mio lavoro che questo impegno civico sociale comporta con la massima serietà e abnegazione di sempre con la consapevolezza di non avere sostegno alcuno da parte del gruppo, pertanto, pur rispettando coerentemente gli impegni presi, mi riterrò indipendente e autonomo nell’esprimere di volta in volta il mio voto secondo le mie convinzioni e conoscenze sugli argomenti portati in consiglio.