Rompendo il rigido protocollo fino al punto di mollare il premier Matteo Renzi tra le braccia di Gianni Giovannelli e Gian Piero Scanu, il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio gli è andato incontro e lo ha salutato con evidenti gesti di affetto e simpatia. “Mi ha onorato della sua amicizia – ha scritto Augusto Ditel nella sua pagina Facebook a commento di quelle immagini – fin dai tempi in cui era sindaco di Reggio Emilia e io lavoravo in quella città (Dirigeva la Gazzetta di Reggio, ndr)”. Chissà se in quei pochi secondi (vedi il video in fondo all’articolo), tra lo stupore generale e almeno un pizzico di invidia da parte di alcuni colleghi, Ditel ha fatto in tempo a dire a Delrio che era lì per l’ultimo servizio da inviato per l’Unione Sarda prima della pensione? Sarà lui stesso, se vorrà, a svelarlo. E’ certo, invece, che il giornalista “che più olbiese non si può”, è già rientrato nella sua “amata Olbia” dopo quasi 15 anni in giro per l’italia e una vita intera trascorsa a “celebrare la professione più bella del mondo”.
Nel suo post di saluto Augusto Ditel, 64 anni biologici festeggiati il 18 maggio, scrive: “Dopo quasi 15 anni, torno a casa, nella mia amata Olbia. Non potendolo fare singolarmente, saluto con affetto e ringrazio uno per uno i colleghi con i quali ho avuto modo di lavorare nei giornali del Gruppo Espresso (La Nuova Sardegna in primis, dove sono stato per quasi 25 anni, ma anche la Gazzetta di Reggio, La Repubblica, a parte le esperienze fatte a Pavia con la Provincia Pavese, ad Ascoli con il Centro Marche, a Modena con la Gazzetta di Modena e a Trento con l’Alto Adige) e con l’Unione Sarda, dove ho fatto l’inviato negli ultimi per tre anni. E’ stato bello. Ma non andrò ai giardinetti, come si dice. E non appenderò… il computer al chiodo. Non è una minaccia (secondo noi si! ndr) ma solo un modo per celebrare la professione più bella del mondo”.
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