Il ritorno del falco pescatore a Tavolara segna un traguardo atteso da oltre sessant’anni. Durante le attività di monitoraggio condotte nel mese di marzo, il personale dell’Area Marina Protetta Tavolara – Punta Coda Cavallo ha registrato la presenza di due coppie nidificanti di questo rapace, assente come nidificante sull’isola dall’inizio degli anni Sessanta.
A darne notizia il direttore dell’Amp Leonardo Lutzoni. Le due coppie hanno scelto aree soggette a tutela rigorosa: una nella zona A dell’AMP, l’altra nei pressi della base militare di Punta Timone. Un dato che conferma l’efficacia delle zone a protezione integrale dove la presenza umana è fortemente limitata, permettendo alla natura di ristabilire i propri equilibri. La presenza del falco pescatore, che si nutre esclusivamente di pesce, evidenzia anche la qualità e la ricchezza delle acque protette attorno all’isola.
Una delle due coppie ha occupato un nido artificiale realizzato anni fa nell’ambito di un progetto congiunto tra l’Area Marina Protetta e il Parco Regionale della Corsica, promosso all’epoca dal comune di San Teodoro in collaborazione con l’associazione ICIMAR. L’evento rafforza il ruolo delle aree protette come strumenti efficaci di conservazione e testimonia i risultati delle politiche ambientali sostenute dall’Assessorato Regionale della Difesa dell’Ambiente.
Il successo osservato a Tavolara si inserisce in una rete regionale di iniziative a tutela della specie, che da tempo ha ripreso a nidificare anche nel Parco Naturale Regionale di Porto Conte e nell’Area Marina Protetta di Capo Caccia – Isola Piana. Questi risultati sono frutto di un percorso avviato dal Parco della Maremma, in cooperazione con il Parco della Corsica, volto a reintrodurre il falco pescatore nei suoi siti storici.
Nel corso degli anni il progetto si è ampliato coinvolgendo numerose aree protette e portando alla raccolta di dati rilevanti sulla popolazione mediterranea della specie. Alcuni individui sono stati dotati di anelli di riconoscimento e dispositivi GPS per monitorarne gli spostamenti.
In attesa dell’esito della stagione riproduttiva in corso, si ribadisce il valore della continuità nella conservazione. Il ritorno del falco pescatore a Tavolara è il frutto di anni di impegno e collaborazione tra enti, tecnici e ricercatori. La natura segue tempi propri, e all’uomo spetta il compito di custodirli con rispetto.