Non accennano a placarsi le polemiche sul voto del Consiglio Comunale che ha decretato l’approvazione del quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico di Olbia, il cosiddetto “Progetto Mancini”. Stando al voto palese che ha acceso il semaforo verde al professore napoletano di Milano, come abbiamo riportato nel servizio precedente relativo all’ultimo Consiglio Comunale, è stato registrato alle 14.44 e ha visto 15 voti favorevoli (compreso quello del sindaco Giovannelli) e due soli voti contrari.
Giusto per tenere il conto delle firme a futura memoria, nello specifico hanno votato a favore: Gian Luca Corda e Vito Langiu (Popolari UDC), Benedetto Cristo (UPC), Luigi Damigella, Antonio Loriga, Gianni Ricciu e Liliana Pascucci (PD1), Serena Deiana, Monica Fois ed Enza Tucconi (Civica), Giorgio Spano, Pietro Spano e Nicolò Maccarrone (PD2) e Antonio Piras (Sel).
Hanno votato contro i soli presenti dell’opposizione: Tonino Pizzadili (Unidos) e Stefano Fancello (PSd’Az).
E gli altri? Assenti ma in molti erano in realtà presenti nella sala del Consiglio. Oscuro il motivo per il quale non ha votato il presidente dell’assemblea Vanni Sanna che si era fatto sostituire da Damigella a causa di impegni improrogabili salvo poi rimanere in piedi a vedere la votazione. Gian Piero Scanu assente giustificato per impegni romani.
Dall’altra parte. Mentre il CD ha lasciato l’aula, Forza Italia e gli altri membri dell’opposizione hanno scelto di non votare e dunque tutti insieme, compreso il Centro Democratico, hanno messo il fiocco dorato al pacco regalo per la risicata maggioranza. Il Piano Mancini, il progetto più importante della storia della città, è stato votato da 16 consiglieri + il sindaco e approvato da 14 di maggioranza (sempre + il sindaco) mentre l’opposizione, tranne Pizzadili e Fancello, ha scelto di non votare. Un po’ come fanno quei molossi all’apparenza ferocissimi che abbaiano per tutto il tempo, meglio quando sono in branco ma quando c’è da mordere davvero diventano dei teneroni e scodinzolano.
I numeri del deserto politico dicono che 24 persone votate dagli olbiesi nelle ultime elezioni comunali non si sono espressi. Tranne gli assenti “veri” gli altri non si sono né astenuti né hanno votato contro. Siamo sicuri che i loro elettori siano contenti che aul Piano Mancini non hanno detto con chiarezza né Si, né No, né Nì?
Passi che Franco Casu (FI), che come tutti sanno, ha partecipato esclusivamente alla prima riunione di insediamento nel 2011 e poi non abbia più messo piede in Consiglio, con Forza Italia che si è guardata bene di chiederli di dimettersi per far entrare qualcuno che avesse voglia di fare davvero il consigliere d’opposizione, il deputato Settimo Nizzi non ha ritenuto importante la riunione del Consiglio e non si è fatto vedere. Lo hanno visto tutti, invece, alla cerimonia del passaggio di consegne in Capitaneria di Porto tra l’ammiraglio Martello e il capitano Preziosi.
Il resto della minoranza che battaglia ha fatto? Toppo evidente e poco ortodosso dire NO per tutto il tempo dei dibattiti durato circa un anno e mezzo e poi togliere la scheda e fare come Ponzio Pilato o non presentarsi affatto. La maggioranza ringrazia e porta a casa il risultato massimo con il minimo sforzo. Come se la Juventus avesse vinto 1 a 0 riposandosi e per giunta con un autogol contro una squadra di dilettanti. Questo è!