OLBIA. Era nell’aria da settimane, ma adesso è ufficiale: Daniele Ragatzu torna nella sua amata Olbia e con lui l’amico fraterno e compagno di tante battaglie Roberto Biancu.
Lo scorso luglio, il bomber di Quartu Sant’Elena, ormai olbiese d’adozione, aveva firmato un contratto triennale con il Pontedera Calcio. Una decisione sofferta, quasi inevitabile: con le lacrime in tasca e un grande peso sulle spalle, aveva lasciato la Sardegna per trasferirsi in Toscana, nonostante le numerose offerte ricevute da altri club di Serie C.
La sua Olbia, retrocessa in Serie D, non era in quel momento una società in grado di garantire un progetto calcistico solido e credibile, le incertezze sulla partecipazione al campionato di Serie D erano ancora troppo grandi.
Situazione diversa quella di Roberto Biancu, centrocampista sassarese cresciuto nelle giovanili del Cagliari, poi passato all’Olbia, quindi di nuovo sotto l’ala rossoblù, per poi ritornare alla squadra gallurese. Due anni fa, grazie al lavoro del direttore tecnico Tomaso Tatti, il Cesena sembrava a un passo dall’ingaggiare il giovane talento: l’accordo era praticamente fatto e Biancu si sarebbe trasferito in Romagna per giocare in una squadra che, in quella stagione, avrebbe conquistato la Serie B. Tuttavia, il calciatore decise di restare fedele all’Olbia, che purtroppo non riuscì a mantenere la categoria e scivolò verso la retrocessione in Serie D.
Questa estate, al momento della definizione della rosa, Biancu non era stato inserito nei piani della società, complice il suo presunto passaggio imminente alla Torres, che sembrava ormai cosa fatta. Ma da luglio è rimasto senza squadra, aspettando pazientemente la chiamata dell’Olbia, per indossare ancora una volta la maglia bianca.
Per Ragatzu, invece, sono bastati sei mesi lontano dalla sua terra per decidere di tornare nei lidi olbiesi. L’esperienza al Pontedera non è stata tra le più felici, e alla fine il richiamo del cuore e della famiglia ha prevalso. Non sono mancate offerte per continuare la carriera lontano dalla Sardegna, ma l’amore per Olbia e per l’Olbia Calcio ha avuto la meglio su proposte economicamente più allettanti e sulle tentazioni di città più grandi e prestigiose.
“Olbia è casa mia – ha dichiarato Ragatzu – qui voglio vivere, comprare casa e far crescere mia figlia. È stata una decisione complicata. Da una parte c’erano offerte che sarebbe stato difficile rifiutare, dall’altra c’era il desiderio di restare fedele al mio cuore e costruire qui un futuro”.
Con il ritorno di Ragatzu e Biancu, l’Olbia compie un passo importante per rinforzare la squadra, nell’intento di scongiurare il rischio di una seconda retrocessione consecutiva. Tuttavia, i problemi economici del club, ormai noti da mesi, continuano a rappresentare una pesante zavorra. La fragilità della struttura societaria rende il cammino verso la salvezza tutt’altro che semplice. In giornata è stata pagata una delle due mensilità arretrate e qualche fornitore, nei prossimi giorni si attende nuova liquidità che verrà destinata ai pagamenti più urgenti stipendi compresi.
Daniele Ragatzu e Roberto Biancu saranno a disposizione dell’allenatore Ze Maria e potrebbero fare parte dei convocati già domenica prossima nella difficile sfida contro l’Anzio Calcio.
Il ritorno di questi due giocatori non rappresenta soltanto un gesto d’amore verso la squadra ma anche un simbolo di speranza per una società in crisi. La loro scelta dimostra che, nel calcio come nella vita, il cuore può ancora vincere su soldi e ambizioni. È il primo passo di una nuova battaglia per riportare l’Olbia nel posto che merita.