ARZACHENA. Il consiglio comunale di Arzachena ha approvato la prima versione del piano urbanistico comunale, al termine di una seduta lunga, partecipata e con scontri dialettici anche aspri fra maggioranza e opposizione.
L’adozione è arrivata con l’unanimità della maggioranza del sindaco Roberto Ragnedda mentre la minoranza ha deciso di non partecipare al voto, dopo aver richiesto una sospensione di adozione formale del piano urbanistico. Il sindaco ha parlato di un momento storico e importante per Arzachena, che con il PUC mette in pratica uno dei punti del programma elettorale del 2022 e si dota di uno strumento di pianificazione urbanistica al passo coi tempi, e che manda in pensione il piano di fabbricazione in uso dal 1983.
“Il PUC consentirà di sbloccare progetti congelati ostaggio di vincoli urbanistici passati – ha affermato il primo cittadino – e garantirà nuove opportunità con tempi certi per Arzachena, oltre ad essere uno strumento fondamentale per la messa in sicurezza del territorio”.
Aspetti questi ribaditi anche dall’assessore all’Urbanistica Alessandro Malu, che ha sottolineato la responsabilità politica della maggioranza nell’adottare uno strumento urbanistico che potrà subire delle modifiche per le osservazioni della cittadinanza, dei tecnici e degli altri enti coinvolti per l’approvazione definitiva.
Di tutt’altra idea la minoranza che al contrario ha criticato il mancato coinvolgimento della popolazione in una fase precedente all’adozione del piano e l’impossibilità di aver potuto leggere e studiare a fondo i documenti e le carte, resi disponibili solo alcuni giorni prima della seduta del consiglio. “E’ mancata la fase di consultazione con la popolazione prima dell’approvazione – ha tuonato il consigliere Rino Cudoni –. Non è possibile adottare un piano che non conosce nessuno”.
Il consigliere Fabio Fresi ha evidenziato invece la particolarità di discutere e votare un atto così importante nella settimana di maggior afflusso turistico, impedendo a gran parte della popolazione di poter partecipare e informarsi adeguatamente sull’argomento.
Dopo la fase di adozione preliminare, il PUC, che si adegua alle norme previste dal piano paesaggistico regionale e dal piano di assetto idrogeologico, potrà subire delle osservazioni da parte dei cittadini, soggetti competenti e il pubblico interessato entro 60 giorni dalla pubblicazione nel Buras. Seguiranno quindi altri passaggi che vedranno protagonisti diversi enti coinvolti fra cui la Regione Sardegna, con la quale si porterà avanti una fase di co-pianificazione prima dell’adozione definitiva.
Gli architetti Paolo Falqui e Sergio Dinale hanno illustrato la metodologia e gli aspetti tecnici di progettazione e redazione del piano urbanistico comunale. Dai loro interventi è emerso come Arzachena, che ha di fatto esaurito le cubature residue nelle zone F turistiche, possa beneficiare di un incremento fino al 25% per la realizzazione di alberghi 5 stelle o superiori, previsto dalla legge regionale n.9 del 23 ottobre 2023.
Questa possibilità tuttavia è limitata a progetti di lottizzazione approvati prima dell’entrata in vigore del piano paesaggistico regionale e della legge “salva coste”. “Nel 1998 – ha precisato Roberto Ragnedda – quando il comune presentò alla regione il PUC senza gli strumenti del pai e del ppr si parlava di 3 milioni di metri cubi. Il Master Plan degli anni ’90 prevedeva 6 milioni di metri cubi. Oggi il PUC individua non più di 80.000 metri cubi in zona F, da approvare di concerto con la Regione Sardegna e il Governo”.