★VIDEO★ OLBIA. Si sono svolti a San Michele arcangelo i funerali di Giuseppe Fadda, meglio conosciuto come Pino d’Olbia. Alla cerimonia funebre, officiata dal parroco don Theron Casula, hanno partecipato i familiari e gli amici più vicini all’artista gallurese.
“Pino ha trascorso tutta la vita da bandiera culturale non solo di una città ma anche di un territorio – ha detto il parroco durante l’omelia funebre -. Era il primo di 6 figli e, giovanissimo, venne a Olbia per lavorare. Prima fece il cameriere e poi il lavoro del resto della sua vita: rappresentante del grossista Peppe Secchi. La sua passione per la musica è stata grandissima. Cantava perché amava cantare. La sua voce gli ha dato tante soddisfazioni. Ma prima di dedicarsi anima e corpo alla musica mise su famiglia e sposò Lina, conosciuta giovanissima, il 28 dicembre del 1958”.
Pino d’Olbia aveva maturato un amore sconfinato per la città che lo ha ospitato (era di origini tempiesi) e che, oltre alla musica, gli ha permesso di coltivare anche la passione per la pesca e per il mare. Malgrado non sapesse nuotare, e in famiglia, per questo motivo, lo prendevano in giro.
Sempre a Olbia conobbe Astro Mari che lo trasformó da Giuseppe Fadda in Pino d’Olbia. La consacrazione arrivò con i dischi in gallurese come il suo più grande successo: Ajò Ajò. Pino era un uomo che guardava avanti e amava la compagnia dei giovani e anche dei i bambini. La malattia negli ultimi anni lo ha consumato lentamente. Qualche mese fa a un suo collega musicista confessò in lacrime: “La lontananza dalla musica mi fa più male della malattia”. Di seguito il video con le testimonianze di alcuni amici ▼