Colpiscono la marea di gente e la mancanza di transenne perché i Candelieri, patrimonio dell’umanità, non sono uno spettacolo ma un tutt’uno tra attori e pubblico che entra ed esce col passaggio dei Gremi. Stordisce il frastuono dei fischi, mai così pesante come quest’anno a sentire chi di Faradda se ne intende. E’ la Sassari che ti aspetti, quella della battuta pronta e tagliente, dell’amicizia eterna, della parlata uguale per tutti dai notabili agli operai, dei circoli aperti tutta la notte nel centro storico che almeno per un giorno torna ai sassaresi.
La Faradda di li Candareri 2015, quella della tartaruga gigante che doveva rappresentarla ma che non è piaciuta ad un solo sassarese se non al sindaco è stata segnata dall’apparizione dei militari al Civico a difesa del primo cittadino Nicola Sanna e della Giunta e da una acquazzone grossa ma per fortuna breve. La discesa verso Santa Maria si è svolta ancora una volta secondo una tradizione che vuole essere uguale a stessa, non solo per i Sassaresi orgogliosi della propria unicità ma anche per tutti coloro che l’hanno vista per la priva volta. In fondo all’articolo una breve sintesi dell’edizione del 14 agosto 2015
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