Dal 13 gennaio la Guardia Costiera è impegnata nell’operazione nazionale di polizia ambientale “Oro Blu”, che si concluderà il 18 aprile. L’iniziativa, coordinata dal Centro di Controllo Nazionale Ambiente, ha l’obiettivo di contrastare gli illeciti legati agli scarichi idrici e tutelare l’ambiente marino-costiero.
L’attività si è articolata in due fasi: una prima di ricognizione e una seconda operativa con ispezioni e campionamenti. I controlli hanno riguardato scarichi reflui industriali e domestici, impianti produttivi, depuratori comunali e impianti fognari. Durante le ispezioni è stata verificata la presenza delle necessarie autorizzazioni ambientali e il rispetto dei limiti di legge, come previsto dal decreto legislativo 152/2006.
In totale sono stati effettuati 28.346 controlli, di cui 6.749 sugli scarichi idrici, 12.070 sulla gestione dei rifiuti, 9.527 per fenomeni di inquinamento marino, 4.053 per abusivismo demaniale e 1.111 all’interno delle Aree Marine Protette. Le verifiche hanno portato alla contestazione di 549 illeciti, di cui 226 amministrativi e 323 penali. Le sanzioni elevate ammontano a oltre 1,3 milioni di euro. Eseguiti anche 151 sequestri.
Il Laboratorio Analisi Ambientali della Guardia Costiera, con sede a Fiumicino e intitolato a Natale De Grazia, ha analizzato 40 campioni di acque di scarico, rilevando 12 violazioni per superamento dei limiti di legge. Sono stati coinvolti anche i laboratori delle ARPA regionali e il Laboratorio Ambientale Mobile.
Nel territorio della Direzione Marittima di Olbia, da Punta Tangone a Capo Monte Santu, le ispezioni – svolte anche in collaborazione con ARPAS e Ispettorato del lavoro – si sono concentrate sugli impianti di trattamento delle acque e sulla gestione dei rifiuti da parte delle attività produttive. Sono stati contestati 10 illeciti amministrativi, con sanzioni per circa 150.000 euro, e 8 illeciti penali, con conseguente trasmissione delle notizie di reato alla Procura.
Nicola Carlone, comandante generale della Guardia Costiera, ha commentato: “Gli importanti numeri dell’operazione di polizia ambientale Oro Blu ben testimoniano come la Guardia Costiera stia investendo sempre più sulla tutela e protezione dell’ambiente marino e costiero, attività che ci vedono chiamati in prima linea a difesa di un asset strategico per il Paese. Con l’operazione Oro Blu stiamo quindi dando continuità ad un impegno che, nel 2024, ha fatto registrare oltre 140.000 controlli in questa materia, accertando e sanzionando fonti inquinanti che rischiavano di compromettere aree naturalistiche e di balneazione, con potenziali ricadute negative sull’economia di tante realtà territoriali che hanno nel mare la propria ricchezza.”