OLBIA. La presenza del granchio blu nel mare di Olbia, almeno per ora, non preoccupa gli operatori del mare. Il biologo Benedetto Cristo ne aveva segnalato la presenza già cinque anni fa. “A Olbia lo conosciamo da anni” sostiene mentre i mitilicontori non lo considerano un pericolo.
“Il granchio blu è presente nel nostro mare oramai da anni – dichiara Benedetto Cristo -. Io effettuai la prima segnalazione circa 5 anni fa all’interno del golfo: presso la Lega navale dove era stato catturato con piccole nasse”.
Per il biologo l’aggressivo crostaceo è “presente in prossimità di fiumi come lo stagno Tartanelle a Cugnana e in altre zone. Aggiungo che sicuramente il mercato risponde bene, in quanto tanti olbiesi lo stanno già mangiando”. In effetti persino gli chef stellati lo considerano “ottimo”.
Anche per Raffaele Bigi, presidente del Consorzio dei Molluschicoltori, non si tratta di una sorpresa. Alla specifica domanda se il crostaceo atlantico minacci la mitilicoltura risponde: “Sembrerebbe di sì ma stiamo approfondendo la questione. Per ora – sostiene Bigi – può essere un problema che riguarda principalmente le lagune perché il granchio sta sul fondo anche se pare possa nuotare e attaccare i pergolati. Ciononostante non penso che per noi rappresenti un pericolo. Lo è da sempre e molto più l’orata che anche quest’anno ha fatto qualche razzia tra i filari”.
