GOLFO ARANCI. Nel luglio dello scorso anno il sindaco Mario Mulas aveva detto con chiarezza che il turismo dei camper non era nei piani dell’amministrazione. Aveva anche sottolineato che per combattere le “soste prolungate” occorreva un esercito mentre il numero degli agenti di Polizia Municipale era ridotto all’osso. Ebbene, eccoli lì. Da settimane sono ritornati a occupare gli sterrati vicino al mare.
Si lamentano tutti, residenti e turisti, e non perché si tratta di una scelta turistica popolare e alternativa ma “per il semplice fatto che non ci sono servizi, e chi sceglie di restare in paese, spesso abbandona sacchi di rifiuti dove capita per non parlare dei servizi igienici ‘naturali’ – dice un gruppo che ha segnalato ancora una volta il problema -. Non va bene per nulla. Occorre un giro di vite autoritario che in qualche modo scoraggi i camperisti a fermasi da queste parti”.
E aggiunge: “Di camper creativi ne vediamo molti. C’è da chiedersi se siano omologati e possano circolare liberamente. Alcuni sembrano antichi vagoni ferroviari su ruote o furgoni mascherati, altri appaiono più simili a malconce roulotte, altri ancora sono auto adattate. Una cosa è certa, da queste parti non troveranno né manichette d’acqua né servizi igienici strutturati. Che fine fanno le acque bianche che producono?”.
Oltretutto segnalano un vero e proprio furto d’acqua: “Alcuni camperesti prelevano acqua dalla manichetta antincendio posizionata vicino alla palestra. Insomma fanno un po’ quello che gli pare”.