Nessuno lo dice con chiarezza ma quanto sta succedendo all’ingresso delle spiagge del litorale golfarancino al confine con il Comune di Olbia, ha i connotati di una vera emergenza. Di più. Il paese di Capo Figari sta subendo da tempo una sorta di attacco sistematico causato da un esercito inarrestabile di famigerati lanciatori di sacchetti. Le forze dell’ordine del paese (circa 2.400 abitanti in inverno che diventano 25.000 d’estate!), parlano apertamente di un fenomeno sconosciuto fino allo scorso anno: Il “Turismo del Rifiuto”. Un’attività di vera transumanza che dal confinante Comune di Olbia si riversa nelle aree in cui sono ancora presenti i cassonetti. E così, mentre la raccolta differenziata, partita in paese circa 20 giorni fa con risultati incoraggianti nel centro abitato, le località turistiche vicine alle spiagge affrontano il passaggio forse più delicato della transizione in cui convivono mastelli privati e cassonetti pubblici.
Al momento a Nodu Pianu, al confine tra Olbia e Golfo Aranci, la discarica abusiva è stata bonificata nelle ultime ore ma altri fronti sono al collasso. In maniera particolare Cala Sassari, Terrata e Spiaggia Bianca. A Sos Aranzos, ripulito due settimane fa, sono già rispuntati i sacchi neri. Sotto accusa, inutile nascondersi dietro un dito, ci sono anche moltissimi frequentatori delle spiagge, i primi a gridare allo scandalo, i quali, in molti casi, insieme a spiaggine e ombrelloni caricano in auto anche la mondezza di casa e la depositano all’ingresso delle spiagge, dove ormai i cassonetti, sommersi dai sacchi di immondizia urbana, neanche si vedono più. A breve, fanno sapere dal Comune, cominceranno a diminuire i cassonetti della differenziata che scompariranno definitivamente il 1° ottobre. Intanto l’allarme continua e gli appelli al rispetto e al senso civico ormai non si contano più.