GOLFO ARANCI. Detriti (non dello scafo) compatibili con l’imbarcazione dei fratelli Lorenzo e Giuseppe Deiana sono stati individuati nella zona di Cala Spada, nel mare esterno di Golfo Aranci. Tra i materiali ritrovati da un diportista, alcune canne da pesca, uno zainetto appartenente a uno dei due ragazzi e un salvagente. Tutto materiale che si trovava a bordo dell’imbarcazione dei due giovani.
Elementi che sembrano confermare l’ipotesi di un natante in difficoltà, forse a causa delle condizioni meteo avverse del giorno della scomparsa. Sul posto la Capitaneria di porto che sta effettuando verifiche e operazioni di recupero.
LUNEDI ORE 13:00 “Non abbiamo notizie di Lorenzo e Giuseppe – dichiara Alessandro Venanzi, comandante Circomare Golfo Aranci –. La zona che stiamo battendo incessantemente, nonostante le condizioni meteo non siano delle migliori, è quella che va dal promontorio di Capo Figari, l’isolotto di Figarolo, Cala del Sonno, le isole di Soffi, le Camere e Mortorio. Quindi non stiamo lasciando nulla di intentato”.
LUNEDI ORE 10:00 Il colonnello Paolo Bianca, comandante in seconda della Direzione Marittima, fa sapere che all’alba sono riprese le ricerche dei due fratelli di cui non si hanno notizie da ieri mattina. “Stiamo portando i sub dei Vigili del fuoco nell’area delle ricerche tra Capo Figari e l’isola di Soffi. Tra poco si immergeranno anche i sommozzatori della Polizia di Stato in un altro punto. I nostri della Guardia costiera, in tarda mattinata, arriveranno da Cagliari. Personale a terra sta organizzando un sorvolo con due droni”.
DOMENICA ORE 19:30 Al momento non si registra alcuna novità e, con il calare del sole (al buio le ricerche saranno sospese), sembra essersi volatilizzata la piccola imbarcazione dispersa da ieri, dopo le 13:00, quando uno dei due ragazzi ha effettuato una chiamata — rimasta senza risposta — a uno zio che si trova in Ungheria. E con essa, i due fratelli Deiana. Le ricerche, coordinate dalla Direzione Marittima di Olbia, si sono concentrate nel tratto di mare di Cala Spada, nel comune di Golfo Aranci. Sul posto sono impegnati tutti i sommozzatori giunti a Olbia dei Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato.
DOMENICA ORE 17:30 Con il passare delle ore cresce l’angoscia dei familiari. Tra le testimonianze si registra quella di un conoscente dei due ragazzi che, a bordo di un’imbarcazione, ha incrociato il natante dei fratelli olbiesi alle ore 12:00 a circo un miglio da Cala Spada, nello stesso tratto di mare dove sono stati recuperati gli oggetti riconosciuti dalla madre Simona. La donna, questa mattina, ha scritto in un commento all’articolo di Olbia Nova: “Ti prego Signore portami i miei figli a casa, sani e vivi, ti prego ascoltami”.
DOMENICA ORE 13:00 Nel porto della marineria di Golfo Aranci un pescatore professionista sostiene di aver visto il barchino bianco dei due ragazzi davanti all’isola di Soffi, prima di Mortorio. Non è in grado di dire se i due fossero a bordo, perché non si trovava abbastanza vicino. Di certo, la sciroccata non era ancora cominciata, per questo ha trovato strano che quella barca fosse lì in quel momento, considerando le condizioni meteo date in netto peggioramento. La tesi trova conferma nel fatto che, intorno alle 9:30, un altro pescatore dichiara di aver visto la stessa imbarcazione dirigersi verso Mortorio. Le ricerche proseguono.
DOMENICA ORE 11:30 La Sala Operativa della Direzione Marittima di Olbia ha dato istruzioni alle imbarcazioni e ai natanti nell’area di Golfo Aranci di perlustrare anche le zone a terra nella speranza che i due ragazzi possano aver trovato riparo tra Figarolo e Capo Figari. Al momento non sono state rinvenute parti della piccola imbarcazione dei due ragazzi. Un elemento che potrebbe far escludere l’ipotesi di un impatto violento contro gli scogli.
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