OLBIA. Ai più sembrerà una provocazione e, in tutta onestà, come dargli torto? L’Autorità Portuale non esiste più neanche nell’insegna degli uffici dell’Isola Bianca. Al suo posto comparirà il nome barocco di “Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna”: 42 lettere che campeggeranno nell’edificio circolare all’ingresso della stazione marittima.
L’ultima volta che gli olbiesi videro un avvicendamento di insegne (Meridiana con Air Italy) fu come assistere a un granellino di sabbia che si trasforma in una valanga distruttiva. Brutta cosa davvero.
“Non voglio entrare in polemica con Massimo Deiana anche perché la mia posizione nei suoi confronti è nota. Per stare sul pezzo mi sembra che si tratti di uno spreco di soldi pubblici perché noi ci auguriamo che arrivi presto una nuova insegna che riguarda il ripristino dell’Autorità Portuale a Olbia per il nord dell’isola”.
Commenta da Roma Nardo Marino, da poco passato a Italia Viva, partito che detiene la presidenza alla Camera dei deputati della commissione Trasporti con Raffaella Paita e la viceministra delle infrastrutture Teresa Bellanova.
“Sono in continuo pressing con il ministro Giovannini. Onestamente non capisco chi gli abbia suggerito lo schemino sbagliato che lo ha mandato completamente fuori strada. I numeri di Olbia sono oggettivi e chi si mette fuori dell’oggettività per far correre altre dinamiche non mi piace per nulla. Io ho fatto una precisa interrogazione sull’argomento e sto attendendo la sua riposta. Vedremo come si comporterà”.
“Per quanto espressione di un determinato momento storico per il territorio e di un valore affettivo per noi e per la comunità – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – l’insegna dell’ex Autorità Portuale collideva con un dettato normativo, quello del Decreto legislativo 169 2016, e collegava, irregolarmente, gli uffici della sede territoriale di Olbia ad Ente oramai normativamente superato.
In prosecuzione di quanto fatto nella sedi di Cagliari nel 2018, di Porto Torres nel 2019, di Oristano nel 2021 e di Portovesme agli inizi di quest’anno, quindi, l’AdSP, pur con i rallentamenti generati dalla pandemia ed i necessari tempi per la progettazione e l’espletamento della gara d’appalto, ha provveduto, nella giornata odierna, ad installare la nuova insegna “Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna” ricollocando l’immagine dello scalo dell’Isola Bianca nella corretta e vigente dimensione sistemica.
Il vecchio logo dell’AP, rappresentato dalla navicella nuragica – che sarà comunque custodito, insieme alla vecchia insegna, nella sede di Olbia – verrà sostituito con quello unico, concepito con apposito concorso di idee indetto, nel 2017, da Assoporti e adottato da tutte le AdSP italiane.
Dopo Olbia, proseguiremo, nei prossimi mesi, con la collocazione delle nuove insegne anche sugli edifici ubicati nei restanti scali di competenza (Arbatax, Santa Teresa e Golfo Aranci), in modo da conferire la giusta identificabilità a tutte le sedi e creare un’immagine coordinata e di continuità tra porti”.