Sono stati presentati alla stampa questa mattina i due progetti editoriali, nati dalla collaborazione tra il comune di Olbia e la Fondazione Michelucci per il recupero funzionale del Teatro Michelucci. Pubblicati entrambi nel 2021, il primo è l’ebook “Michelucci a Olbia. Un teatro per la rigenerazione urbana nel programma ITI Olbia”, mentre il secondo è il catalogo “Giovanni Michelucci. I disegni degli ultimi dieci anni”.
L’ebook a cura di Andrea Aleardi, direttore della Fondazione Giovanni Michelucci, edito da Fondazione Michelucci Press, raccoglie gli esiti della recente collaborazione istituzionale tra il Comune e la Fondazione dell’architetto toscano, sviluppatasi attorno al recupero funzionale del Teatro Michelucci nell’ambito del programma di rigenerazione ITI Olbia – Investimento Territoriale Integrato del Comune di Olbia.
Oltre ai contributi del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, e del direttore della Fondazione Michelucci, Andrea Aleardi, il volume raccoglie memorie di alcuni testimoni legati ad Olbia e ai temi progettuali del programma di rigenerazione. In particolare sono riportati i contributi chiave delle tre conferenze tenute nel 2018 rispettivamente dal prof. Giancarlo Paba, l’architetto Corrado Marcetti e l’architetto paesaggista Ines Romitti, accompagnati dalla serie completa di disegni realizzati da Michelucci nel 1990, poco prima della sua scomparsa, per lo sviluppo progettuale e la costruzione del Teatro di Olbia, una tra le sue ultime opere più significative.
“Giovanni Michelucci. I disegni degli ultimi dieci anni” (2021) è il terzo e ultimo volume del catalogo generale dei disegni a mano libera di Giovanni Michelucci, a cura di Andrea Aleardi, Nadia Musumeci e Alessandro Masetti, ed edito da Edifir – Edizioni Firenze. Il progetto, al cui interno troviamo circa 700 disegni autografi catalogati in ventuno sezioni, si propone come strumento di ausilio alla consultazione dei disegni di Giovanni Michelucci eseguiti nell’ultimo decennio del suo longevo percorso umano e professionale, dalla prima metà degli anni Ottanta alla fine del 1990.
Nel catalogo, co-promosso dal Comune di Olbia e Fondazione Michelucci a chiusura delle celebrazioni del trentennale della scomparsa dell’architetto, viene dedicata un’intera sezione a colori ai 68 disegni di studio per il Teatro di Olbia, opera postuma che identifica una delle tematiche di ricerca più intense nell’ultimo anno di vita del maestro. Lo studio dell’edificio si confonde con la scena teatrale e, a differenza di alcune esperienze analoghe, nei disegni per Olbia il colore diventa protagonista assoluto, grazie al segno marcato e morbido dei pennarelli che supporta, enfatizza e rafforza la struttura di base del tratto grafico a china.