Caro Direttore,
ascolto e leggo sempre con interesse le osservazioni di chi si oppone alle iniziative volte a migliorare il benessere e la qualità della vita della comunità, altresì focalizzate su salute, sicurezza, lavoro e ambiente.
La disponibilità di energia pulita e a basso costo, stabile e autoctona, sicura ed accessibile a tutti, è certamente un pilastro fondamentale per assicurare il benessere della comunità.
La dipendenza energetica dall’estero a prezzi incontrollati, la mancanza di stoccaggio energetico locale per fronteggiare le emergenze, l’uso di energia che inquina l’ambiente ed è tossica per la salute umana, indebolisce la comunità e scoraggia le attività artigianali, commerciali e industriali, incluso il turismo.
Leggo “il golfo di Olbia non si tocca e va respinta qualunque iniziativa che non vada nella direzione della naturale vocazione dell’attività nautica commerciale e turistica e verso l’attività produttiva propria della mitilicoltura. Quindi NO ai depositi costieri di gas” (Meloni), NO a metaniere e tubi enormi del gas (B. Cristo).
Ma chi si oppone con un netto NO sembra ignorare che l’attuale nautica turistica e commerciale che transita nella baia di Olbia utilizza combustibili che inquinano l’aria e l’acqua del golfo e sono tossici per la salute della comunità e per la mitilicoltura. Oggi anche le industrie e le attività commerciali a terra utilizzano fonti di energia inquinanti (inclusa l’elettricità derivata dal carbone) ed a prezzi non controllati dal territorio stesso.
Che soluzione propone chi si oppone così veementemente al metano? Lo status-quo non è più sostenibile! E prima di parlare di elettricità e idrogeno da idrolisi dell’acqua … che si facciano bene i conti!
Il progetto Olbia EnerClima 2050 di Olbia LNG Terminal srl intende servire la comunità di Olbia e della Gallura con la soluzione energetica “più sostenibile e naturale” esistente:
– La dimensione dello stoccaggio di GNL e della Centrale Termoelettrica sono calibrati per assicurare al territorio 30 giorni di stoccaggio strategico di energia in caso di emergenze. Più piccolo lo stoccaggio strategico delle infrastrutture energetiche, minore sarà la visibilità ma anche la sicurezza e la stabilità energetica.
– L’accesso di metaniere per l’importazione di GNL fossile nella baia di Olbia è necessario SOLO nella prima fase di transizione per sostituire, in tempi brevi, carbone e gasoli tossici e inquinanti con gas pulito. Successivamente ed al più presto, la sostituzione di GNL importato con bio-metano locale non richiederà più ingresso di metaniere nella baia ma solo utilizzo di bettoline di GNL, in quanto tutti i traghetti e le navi commerciali saranno alimentate a GNL, mentre pescherecci e navi da diporto saranno prevalermene elettrici (e bisognerà disporre di sufficiente elettricità pulita e a basso costo).
– Non sono necessari “tubi enormi” di gas; ma è necessaria una rete gas “territoriale” che colleghi i comuni della Gallura al “Distretto Energia di Olbia” che è necessario per assicurare il bilanciamento tra produzioni e consumi energetici ed un adeguato stoccaggio strategico.
– Il costo dell’energia del Progetto EnerClima non sarà più un esborso esterno incontrollato e dipendente dalle fluttuazione del mercato internazionale ma sarà un compenso interno pagato al lavoro agricolo, forestale e logistico per la produzione della biomassa/biogas generati localmente.
Il bene di Olbia e del Nord-Est della Sardegna e del futuro dei suoi figli sono le fondamenta e gli obiettivi del progetto Olbia EnerClima 2050 di Olbia LNG Terminal srl, che è stato presentato al CTR della Sardegna per l’ottenimento del NOF ed ai Ministeri per la VIA e la VIS.
Successivamente alle indicazioni che emergeranno nelle relative Conferenze di Servizi, presumibilmente entro fine Marzo, organizzeremo ad Olbia un simposio su: “Energia per il Bene di Olbia” per spiegare a tutti il progetto e consentire a chi si oppone di presentare soluzioni eventualmente più convincenti.
Antonio Nicotra