Calangiuanus 29 ottobre 2025 – Una chiesa troppo piccola per contenere il dolore. A Calangianus, nella parrocchia di Santa Giusta, si sono svolti i funerali di Omar Masia, il giovane di 25 anni morto nel tragico incidente sulla strada di Baldu-L’Agnata. Le esequie sono state celebrate dal vescovo di Tempio-Ampurias Roberto Fornaciari, davanti a una folla composta e silenziosa.
La bara è stata portata in spalla dai Vigili del fuoco, colleghi del padre Massimiliano Masia, mentre il corteo si apriva tra le lacrime. Nel sagrato, insieme ai parenti, c’erano i Carabinieri, la Polizia di Stato, la Polizia locale, il Corpo forestale e i volontari della Protezione civile. Presenti anche i giovani del Calangianus Calcio, la squadra in cui Omar era cresciuto, e centinaia di amici che hanno voluto stringersi al dolore della famiglia.
L’intera comunità si è fermata per salutare un ragazzo conosciuto e benvoluto da tutti. Alla fine della messa, il padre, visibilmente commosso, ha rivolto un pensiero agli amici del figlio presenti in chiesa: “State vicino ai ragazzi che erano con lui quella notte. Come vigile del fuoco mi sento in dovere di dire una cosa ai più giovani: è giusto che continuiate a divertirvi, a fare festa, ma serve un pizzico di autocontrollo in più. Ragazzi, da questo silenzio non si torna indietro. Dobbiamo andare avanti – ha detto rivolgendosi ai colleghi –. Questo dolore non deve cambiare il nostro operato.Vi ringrazio veramente tutti, ringrazio le forze dell’ordine e tutti i presenti”.
Poi ha aggiunto, rivolgendosi al direttore regionale del Corpo: “Oggi ho deciso di donare insieme a Emanuela – madre di Omar – il mio elmo a mio figlio. Me ne aveva chiesto uno. So che non si può fare, ma me ne prenderò le conseguenze”. Un lungo applauso ha accompagnato le parole del padre. In un silenzio carico di commozione il feretro è stato trasportato in cimitero dall’autoscala dei Vigili del Fuoco.
































