OLBIA. Forze dell’ordine numericamente ridotte all’osso in una città in controtendenza rispetto al resto della regione. Per questo i consiglieri di minoranza hanno protocollato una formale mozione per impegnare il sindaco di Olbia, in qualità di responsabilità della sicurezza in città, ad esperire tutte le azioni politiche e formali possibili “al fine di denunciare presso il Ministero dell’interno e il suo nuovo Ministro la difficile e non più tollerabile carenza di organici di tutte le forze dell’ordine nella città di Olbia”.
“La mozione – recita la nota – ha l’obiettivo principale di accendere ancora una volta i riflettori sulla grave carenza degli organici delle forze dell’ordine sul nostro territorio. La nostra città, unica in crescita demografica in una regione che si spopola, con caratteristiche peculiari infrastrutturali per la presenza di un porto e di un aeroporto all’interno del suo perimetro urbano e pertanto continuo crocevia di merci e passeggeri, che vede nel periodo estivo aumentare in modo esponenziale le presenze sul proprio territorio, si trova ad avere il più basso numero di agenti per densità di popolazione in tutta la Sardegna.
La pianta organica del Commissariato di Olbia, in particolare, risulta particolarmente deficitaria considerati i complessi reati che si perpetrano su questo territorio, reati che assumono talvolta particolare rilevanza sociale e che non hanno eguali sul territorio della Sardegna fatta eccezione per il capoluogo: furti, spaccio di stupefacenti, bande minorili, reati informatici.
La Questura di Sassari dista Oltre 100 Km e l’invio di personale in situazioni emergenziali, sempre più frequenti, non risulta agevole. Tale carenza nel tempo ha portato gravi disservizi sia dal punto di vista del controllo del territorio, prevenzione dei reati, repressione, assistenza ai cittadini nelle procedure amministrative di rilascio passaporti e porti d’arma. Per questi motivi – chiude la mozione – riteniamo importante un’azione politica del Consiglio Comunale unitamente al Sindaco di Olbia al fine di tenere alta l’attenzione su questa grave carenza”.