“Il gruppo consiliare di FI in data 28 maggio 2015, ha presentato presso il protocollo generale, una richiesta di convocazione del consiglio comunale per discutere in merito al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani (RSU) e del sistema di raccolta porta a porta. Siamo fortemente preoccupati – recita la nota inviata dal gruppo di minoranza in Consiglio comunale – per come, questa amministrazione, abbia gestito e stia gestendo il passaggio al porta a porta e sulle modifiche apportate al progetto, che di fatto ha reso la Città “meno vivibile”. Con il passaggio al porta a porta come era prevedibile, si sono cambiate drasticamente le abitudini dei cittadini nei confronti del conferimento degli RSU.
Purtroppo constatiamo la lentezza di reazione della maggioranza, che prima di prendere una decisione e dare risposte alla cittadinanza, attende cha il territorio comunale sia sommerso di rifiuti.
Ricordiamo che il contratto di appalto originario aggiudicato già dal 2011, prevedeva la fornitura di una serie di servizi e la realizzazione di infrastrutture ed impianti. Purtroppo la Giunta Comunale, non fidandosi del lavoro svolto dalla struttura che aveva elaborato il progetto (tecnici del settore ambiente) ha affidato ad un tecnico esterno un incarico oneroso di revisione del progetto del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani.
Per quanto riguarda i servizi, non capiamo quale sia stata la filosofia che abbia indotto la Giunta a richiedere la riduzione del numero dei passaggi di raccolta delle frazioni differenziate sia per le utenze domestiche sia per le non domestiche e la riduzione di numerosi servizi.
Rispetto alle frequenze di ritiro previste, oggi ogni tipologia di materiale differenziato, viene ritirato con frequenze nettamente inferiori, creando logicamente disagio agli utenti.
Ad esempio per le utenze domestiche il ritiro dell’umido era previsto 3 giorni su 7 sia in inverno che in estate, mentre oggi con la revisione contrattuale il ritiro è previsto 2 giorni su 7 in inverno, e per i soli 4 mesi estivi, 3 giorni su 7. Riteniamo insufficiente, ed è sotto gli occhi di tutti, la frequenza per il ritiro della plastica delle utenze domestiche, prevista in origine 3 giorni su 7 sia in inverno che in estate, ed oggi effettuata solo 1 giorno su 7. Basti notare la miriade di sacchi e sacchetti contenti plastica, accatastate sui mastelli in occasione del ritiro settimanale.
Discorso a parte va fatto per le utenze non domestiche dove il servizio va calibrato utenza per utenza in base alle esigenze specifiche sia di produzione del rifiuto, sia degli spazi a disposizione. Le attività commerciali oggi invece sono costrette ad accumulare i rifiuti in spazzi sicuramente non idonei. Andrebbe garantito, per chi ne fa richiesta, un ritiro di 7 giorni su 7 della frazione differenziata maggiormente prodotta (es. vetro ed umido per i bar ed i ristoranti, carta cartone e plastica per i negozi, ecc ecc.)
Altresì non è pensabile che gli orari di ritiro del vetro siano stati programmati dalla amministrazione, negli stessi orari in cui le attività commerciali hanno i tavoli occupati dai clienti, come ad esempio avviene per i bar ed i ristoranti del centro storico.
Abbiamo potuto riscontrare che altri servizi hanno subito una drastica riduzione, come ad esempio lo spazino di quartiere, lo spazzamento ed il lavaggio delle strade, il diserbo, tutti servizi che contribuiscono a mantenere una Città decorosa e pulita.
Capitolo a parte riguarda il posizionamento dei cestini getta carte. Per l’intera estensione della sola via Galvani non è presente 1 solo cestino getta carta, quando il progetto originario prevedeva nelle vie principali, il posizionamento di 1 cestino ogni 50 metri lineari.
Non possiamo dimenticare che nel progetto andato in gara d’appalto, era prevista la nuova realizzazione di ben 7 ecocentri distribuiti per i quartieri e per le frazioni. Ad oggi purtroppo è operativo solo l’ecocentro già esistente ed operante (in maniera egregia) presso la Zona Industriale, e quello stagionale dislocato presso la frazione di Rudalza, infrastrutture volute e realizzate dalla precedente amministrazione.
Circa 2 mesi fa, il consiglio Comunale di Olbia si riunì e deliberò per discutere della questione “condomini”, ma ad oggi nulla di concreto è stato fatto per dare attuazione alle direttive scaturite da quel consiglio. Anche dal punto di vista normativo, questa amministrazione non ha certo brillato in velocità.
Nonostante le molteplici riunioni tenute dalla commissione ambiente, ad oggi non è stato redatto, trattato ed approvato un nuovo regolamento di igiene urbana ed ambientale, che tenga conto del nuovo sistema di raccolta appaltato, che disciplini il servizio, e che stabilisca le sanzioni da applicare in caso di non coretto conferimento.ù
Questo comporta che, la fonte normativa che dovrebbe regolamentare l’intero sistema di raccolta, come ad esempio l’elenco delle frazioni di rifiuto differenziabili, l’orario di esposizione e ritiro dei mastelli domestici e le sanzioni da applicare, sia affidata ad una ordinanza sindacale.
A questo punto è lecito pensare che le sanzioni inflitte a carico dei cittadini o delle imprese per il non corretto conferimento, siano viziate nella forma e quindi facilmente invalidabili, in quanto si fa riferimento ad un regolamento vecchio e carente e ad una ordinanza sindacale non certo esaustiva.
In fine vogliamo sapere dalla amministrazione comunale quali siano le forze messe in campo per contrastare gli illeciti ambientali, il proliferare delle discariche abusive, e quanti e quali addetti siano stati assegnati al settore ambiente con il compito di vigilare e controllare le attività di conferimento, considerato che allo stato attuale sembra che tutto sia stato lasciato al caso e demandato esclusivamente al buon senso dei cittadini.
Durante i lavori del Consiglio Comunale dove si discuterà della nostra richiesta, presenteremo una proposta operativa volta al ripristino dei servizi sciaguratamente ridotti o cancellati, e chiederemo alla Giunta di intraprendere iniziative immediate prima dell’avvio completo della stagione estiva.
I cittadini di Olbia, se ben assistiti, saranno sicuramente in grado di fare la propria parte, e di collaborare attivamente con gli operatori del settore.
Il capo gruppo di FI
Marco Piro