Marco Piro, Tiziano Pinna e Valerio Spano in rappresentanza del gruppo consiliare di Forza Italia a Olbia hanno convocato i giornalisti a Colcò, località assegnata dagli anni “80 dal Comune alle popolazione nomadi, a metà strada tra l’aeroporto e la General Aviation. Qui, tra decine di roulotte abbandonate e quintali di materiali inquinanti sparsi in quasi 5 mila metri quadri, i forzisti hanno consegnato alla stampa l’interrogazione indirizzata al sindaco Giovannelli e al presidente del Consiglio Sanna.
Nel documento si asserisce che dopo il sequestro del sito da parte della autorità giudiziaria nel novembre 2010, legato alle vicende del G8, il terreno sia stato rimesso nelle disponibilità della amministrazione comunale. Nell’interrogazione con richiesta di risposta scritta si chiede tra le altre cose “se siano stati già predisposti dall’amministrazione i progetti di bonifica del sito e la caratterizzazione dei suoli per verificare lo stato dell’inquinamento”. Il filmato di Colcò è in fondo all’articolo
Interrogazione con risposta scritta
Inquinamento ambientale in località Colcò presso l’ex Campo Rom.
Interrogazione con risposta scritta. Gentilissimi,
in merito a quanto in oggetto, da un recente sopralluogo eseguito dai consiglieri comunali del gruppo di FI, si è potuto constatare (non è una novità), che presso l’ex Campo Rom comunale in località Colcò, insiste una discarica di rifiuti;
Dopo il sequestro del sito da parte della autorità giudiziaria nel novembre 2010, e le ormai note vicende del caso G8, di recente ci è giunta notizia che lo stesso sito sia stato rimesso nelle disponibilità della amministrazione comunale.
Si tratta di un sito altamente inquinato, dove la attività di riciclo illegale del ferro e del rame portata avanti indiscriminatamente negli anni dalla popolazione rom che ci soggiornava, ha inevitabilmente alterato la salubrità del suolo e del sottosuolo.
Nell’area dell’ex campo nomadi è presente una vasta discarica creata a suo tempo con l’accumulo delle carcasse delle vecchie roulotte, scarti di lavorazioni edile e quello che rimane dei vecchi sevizi igienici.
Oltre all’aspetto ambientale di tutto rilievo, c’è da considerare l’aspetto del decoro urbano. Come sappiamo, di fatto la discarica in questione, è collocata a ridosso dal teminal della General Aviation.
Si ricorda che la stessa Aviazione Privata per quanto riguarda la qualità ed il servizio offerto, è tra le migliori aviazioni private d’Europa, e nel periodo estivo decollano ed atterrano aerei e jet privati provenienti da tutto il mondo.
Quanto appena esposto, non certo è certo un buon biglietto da visita per il nostro territorio e per la amministrazione comunale che nel turismo trova da sempre una importante fonte di reddito.
Non è ammissibile che tale sito rimanga nelle condizioni odierne, dove i rifiuti di ogni genere pericolosi e non, continuano ad accumularsi giornalmente senza che nessuno lo impedisca.
Tutto ciò premesso, si interroga il Sindaco e la Giunta per sapere:
-Se realmente i terreni siano stati dissequestrati e se gli stessi siano rientrati nella disponibilità dalla amministrazione comunale;
-Se la competenza della bonifica ambientale sia ancora in capo alla Protezione Civile nazione ed alla struttura di missione del G8;
-Se siano stati già predisposti dalla amministrazione, i progetti di bonifica del sito e la caratterizzazione dei suoli per verificare lo stato dell’inquinamento;
-Quali risorse siano necessarie per la bonifica dell’area e se le stesse siano a disposizione della amministrazione locale;
-Se sia volontà della amministrazione, quella di rivalersi eventualmente nei confronti della Protezione Civile nazione per il ristoro del danno subito;
Il capo gruppo
Marco Piro
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