OLBIA 25 giugno 2025 – La vetta dell’isola di Tavolara rimane off limits per arrampicatori ed escursionisti. Con 18 voti contrari e 8 favorevoli, il consiglio comunale di Olbia ha bocciato la mozione presentata dalla minoranza che chiedeva la revoca dell’ordinanza numero 28 del 13 maggio scorso, con cui il sindaco Settimo Nizzi ha vietato le attività di arrampicata.
“Se io non avessi firmato l’ordinanza magari sarebbe successo qualcosa di grave e irreparabile – ha dichiarato il primo cittadino -. L’ordinanza rimane valida. Da uno studio attento delle carte abbiamo rilevato rischi gravi e molto gravi di frana”.
La mozione, firmata dai consiglieri di opposizione Ivana Russu, Gianluca Corda, Maddalena Corda, Rino Piccinnu, Alfideo Farina, Paola Tournier, Davide Bacciu e Eugenio Carbini, chiedeva la convocazione di un tavolo tecnico urgente con guide ambientali e rappresentanti delle comunità locali per definire un piano di fruizione controllata dell’isola.
“Tavolara la chiamiamo ‘la regina’ – ha detto Ivana Russu -, è un simbolo per Olbia. Non crediamo che si possa, attraverso un divieto, vietare a tutti i fruitori, agli olbiesi stessi, di poter usufruire di questo patrimonio”. Russu ha criticato l’uso dello “strumento del rischio frana e del rischio idrogeologico”, evidenziando come il rischio possa “essere gestito attraverso ordinanze specifiche che vengono emanate come succede per altre aree, come per il parco Fausto Noce ad esempio, attraverso alert di chiusura di quella specifica zona che invece è fruibile durante tutto l’anno”.
“Non si può amministrare una città come se fosse una caserma, i cittadini non sono soldati da mettere sull’attenti – così Maddalena Corda -. La sicurezza è importante per tutti ma non può essere una scorciatoia. Questa ordinanza non è legata a un’emergenza, ma è una vostra regola rigida, imposta – ha sottolineato riferendosi alla maggioranza -. Questo provvedimento è come quello delle panchine e della chiusura anticipata di alcuni locali del centro: è l’ennesimo atto di come si preferisce governare in questa città a colpi di ordinanza senza rispetto alcuno per le abitudini e le esigenze delle persone”.
Gianluca Corda ha replicato alle argomentazioni del sindaco: “Nessuno vuole mettere il cerino in mano al sindaco rispetto alle responsabilità – ha precisato -. Non esiste nessun sentiero, anche di quelli classificati per escursioni di esperti, che abbia un divieto per questo motivo. La nostra mozione nasce proprio con l’idea che bisogna urgentemente normare, ma non si può, in assenza di una normativa, andare avanti con ordinanze”.
Nizzi ha respinto le critiche dell’opposizione sottolineando che “il 95 per cento delle persone che sale è rappresentato da escursionisti della domenica, gente senza preparazione atletica” e che tutte le spese per il recupero sono a carico della collettività.
Il consigliere Eugenio Carbini ha sostenuto la necessità di coinvolgere figure preparate affermando che “Tavolara fa rima con libertà” e che per gli escursionisti amatori l’esperienza rappresenta “un accrescimento personale. Bloccare quel tipo di flusso, bloccare quel tipo di esperienza va valutato a fondo”. Il consigliere si è detto disponibile “per eventuali sopralluoghi con il coinvolgimento di guide e di esperti che possano definire un percorso per valorizzare l’isola”.
Il sindaco ha ribadito la sua posizione: “Essendo un regolamento multilivello, dove c’è da trattare con gli altri sindaci dell’Area Marina Protetta, con la Regione e il Ministero dell’Ambiente, finché tutto questo non è fatto, finché resto sindaco, a Tavolara non sale nessuno”.
La mozione dell’opposizione prevedeva anche la possibilità di consentire escursioni con l’accompagnamento di guide ambientali in attesa della definizione di un regolamento specifico. Proposta che non ha trovato accoglimento da parte della maggioranza. Nizzi ha concluso il dibattito dichiarando di non aver “danneggiato nessuno” e di aver forse “contribuito a salvare qualche vita umana, soprattutto d’estate”.