PORTO ROTONDO 18 giugno 2025 – Il cielo stellato della Gallura diventa schermo per raccontare una delle pagine più drammatiche dell’antifascismo italiano. Domenica 22 giugno alle 21.30, l’Anfiteatro Mario Ceroli ospiterà l’anteprima del film “Emilio Lussu. Il processo”, diretto da Gianluca Medas e interpretato da Enrico Lo Verso.
L’evento, inserito nella rassegna Porto Rotondo Life ’25, rappresenta uno degli antipasti del Festival del Cinema di Tavolara e vedrà la partecipazione del regista insieme ai protagonisti della pellicola Lo Verso e Mauro Addis. L’ingresso sarà libero per permettere al pubblico di immergersi in una storia che ha segnato la lotta per la libertà nell’Italia del ventennio.
Il film ricostruisce una vicenda cruciale dell’antifascismo: la notte del 31 ottobre 1926, quando l’abitazione cagliaritana di Emilio Lussu venne assaltata da un gruppo di squadristi in rappresaglia per il fallito attentato a Mussolini. Durante la colluttazione, il diciottenne fascista Battista Porrà venne ucciso da un colpo di pistola esploso dallo stesso Lussu in legittima difesa.
“Ho voluto mettere in evidenza il tormento di chi deve prendere decisioni senza mai perdere d’occhio la neutralità del diritto – spiega il regista Medas -. Questo film rappresenta un atto di memoria e resistenza”. La pellicola si concentra sul coraggio del giudice Marras e dei suoi collaboratori che, nonostante le pressioni del regime, assolsero Lussu riconoscendo la legittima difesa.
Lo Verso veste i panni del politico sardo con la sensibilità che lo ha sempre contraddistinto, mentre Carroni, Pisano e Spiga interpretano i tre giudici chiamati a una decisione che avrebbe potuto cambiare il corso della giustizia sotto il fascismo. Il cast è completato da Addis, Angioni, Mezzorani e Usai.
Prodotto da Zena Film e Nical Films con il sostegno della Regione Sardegna e della Sardegna Film Commission, il film è uscito nelle sale italiane lo scorso marzo, cinquant’anni esatti dalla scomparsa di Lussu. La proiezione di Porto Rotondo permetterà al pubblico gallurese di riscoprire una figura che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’isola e del Paese.