È stato avvistato venerdì scorso e da allora vaga nel territorio di Golfo Aranci con un dardo infilzato sul dorso. “Soffre moltissimo e nessuno fino ad ora è intervenuto per aiutarlo” – dice Patrizia Sale, volontaria con la passione per il benessere degli animali che non riesce ad allontanarsi dall’area in cui, seppur malfermo sulle zampe, è stato visto l’ultima volta.
Forse è stato centrato da bracconieri con una freccia scagliata da una balestra o un’arma simile. La foto è stata scattata in un momento in cui il povero cinghiale è uscito allo scoperto per riguadagnare rapidamente la macchia.
“Posso a malapena immaginare la sua sofferenza – dice Patrizia -, specie quando la freccia tocca i cespugli scavando ulteriormente la ferita. Se non si riesce a intervenire rapidamente morirà dissanguato tra dolori impossibili per qualsiasi essere vivente. Io ho dato l’allarme informando enti e referenti, e non mi muovo da qui fino a quando non interverranno gli addetti alla protezione degli animali. Spero che qualcuno si faccia avanti al più presto in un atto di civiltà che ci distingua dai responsabili di questo atto criminale”.