Accorpamento con Cagliari? No grazie, il sindaco di Golfo Aranci, sede di uno dei tre porti che insieme a Olbia e Porto Torres fanno parte dell’Autorità Portuale del Nord Sardegna, Giuseppe Fasolino, si oppone al disegno di fusione in un unica Port Authority in Sardegna con centro a Cagliari. «Non ci resta che chiedere l’accorpamento con Livorno o Civitavecchia: la collaborazione con questi porti potrà essere maggiormente vantaggiosa per il nostro Comune, potremmo condividere interessi commerciali e cooperare nell’ambito del traffico crocieristico».
«Dopo la riforma emanata dal Governo che interessa i traffici portuali e la logistica su tutto il territorio nazionale con l’accorpamento delle Port Autority, ancora una volta il nostro territorio viene fortemente penalizzato con l’accorpamento delle autorità portuali sarde a Cagliari. Dopo la soppressione della nostra provincia – il sindaco di Golfo Aranci e consigliere regionale di Forza Italia Giusepe Fasolino -, il taglio di risorse su tutti i fronti, non possiamo accettare di perdere la nostra autonomia in un ambito di grande importanza come quello che interessa il traffico marittimo ed essere accorpati a porti con specificità diverse dalle nostre».
«Abbiamo già messo in evidenza che il traffico passeggeri del 2014 nei porti 3 porti del Nord Sardegna è stato superiore ai 3 milioni e mezzo di passeggeri, cifre alle quali Cagliari e Sarroch non si avvicinano nemmeno lontanamente, e allora perché affidare la governance lontano dal nostro territorio? Questo accorpamento confligge con la storia dei porti del Nord Sardegna e delle città di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres che, seppur nella loro diversità, hanno fatto del loro legame con il mare e con il porto motivo di sviluppo economico e di crescita sociale in piena autonomia dal resto del territorio isolano e con numeri di gran lunga superiori agli altri porti sardi.»