Arzachena 5 novembre 2025 – Tensione e indignazione questa mattina alla Comunità Integrata Demuro e Geronimo di Arzachena, dove un gruppo di familiari degli ospiti ha denunciato una situazione definita “inaccettabile” per la mancanza di personale addetto all’assistenza.
“Quando siamo arrivati abbiamo constatato la presenza di un solo operatore socio-sanitario e di un addetto generico all’assistenza, a fronte di numerosi ospiti non autosufficienti”. Una condizione che, secondo quanto riferito, “mina profondamente la sicurezza, la dignità e i diritti fondamentali degli anziani ospiti della comunità”.
I familiari, preoccupati per l’incolumità dei propri cari, si sono visti costretti a “richiedere l’intervento delle forze dell’ordine”. I Carabinieri, giunti sul posto, hanno effettuato le verifiche di competenza, ma “nessuna figura istituzionale del Comune né rappresentanti dell’autorità sanitaria locale si sono presentati in struttura”.
L’unico esponente politico intervenuto è stato il consigliere comunale di opposizione Fabio Fresi, che ha consentito ai parenti di “visitare in modo pacato e rispettoso gran parte degli ambienti e degli ospiti”.
“È lecito chiedersi come sia possibile garantire assistenza adeguata e sicurezza in caso di emergenza o evacuazione”, hanno aggiunto i familiari, evidenziando l’assenza di un numero sufficiente di operatori antincendio e di personale di supporto.
Denunciano inoltre che “a fronte di una situazione nota da mesi, le autorità sanitarie e il Comune non abbiano adottato misure temporanee per integrare il personale”.
Nel frattempo, “il personale rimasto in servizio sta svolgendo il proprio lavoro con abnegazione e senso morale, ma a prezzo di un estremo logoramento fisico e psicologico”.
“È vergognoso e indegno che, di fronte alla sofferenza di anziani fragili, le istituzioni comunali preposte si rifugino nel silenzio e nell’inerzia”, concludono i familiari, annunciando la disponibilità a “presidiare la struttura anche durante la notte finché non verranno date risposte concrete e immediate”.
































