OLBIA 23 giugno 2025 – A.M., ventenne olbiese arrestato venerdì dai Carabinieri del Nucleo operativo con l’accusa di spaccio, ha evitato la custodia cautelare in carcere. Il giudice per le indagini preliminari Marcella Pinna ha infatti respinto la richiesta avanzata dal pubblico ministero Noemi Mancini, disponendo misure cautelari più leggere per il giovane coinvolto nell’inchiesta antidroga.
L’arresto è scattato nel pomeriggio di venerdì quando i Carabinieri del Nucleo operativo hanno perquisito una villetta a Pittulongu, immobile che secondo gli investigatori sarebbe stato affittato appositamente per custodire la droga. Nel corso della perquisizione i militari hanno rinvenuto quasi quattro chili di hashish, suddivisi in 40 panetti nascosti all’interno di un frigorifero.
Oltre alla sostanza stupefacente, sono stati posti sotto sequestro un bilancino di precisione, due coltelli, un contabanconote elettronico e più di 16mila euro in contanti. Un’operazione che ha portato alla luce quello che secondo la Procura sarebbe stato un vero e proprio centro di stoccaggio per lo spaccio di droga.
Dopo la convalida dell’arresto, la Procura aveva chiesto la custodia cautelare in carcere per A.M., ritenendo evidentemente sussistenti gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di reiterazione del reato. La difesa dell’indagato, rappresentata dall’avvocato Antonello Desini, ha però presentato istanze che hanno convinto la giudice Pinna a optare per una soluzione meno drastica.
Il tribunale di Tempio ha disposto per A.M. l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e il contestuale obbligo di dimora nell’orario notturno. Le misure cautelari permetteranno al giovane di mantenere una certa libertà di movimento durante il giorno, pur dovendo rispettare precise prescrizioni imposte dall’autorità giudiziaria.
Il giovane dovrà presentarsi regolarmente presso gli uffici competenti e rispettare il divieto di allontanamento dalla propria abitazione nelle ore notturne.