
La misura del successo per il doppio concerto di Bianca Atzei e i Tazenda l’ha data la gente che ha riempito il teatro di Porto Rotondo. L’evento ha saputo tenere incollato il pubblico malgrado la temperatura lavica che ha trasformato in graticole i sedili di pietra della creatura mai finita di Mario Ceroli. I Tazenda hanno cantato la loro storia in un percorso musicale contrappuntato da momenti straordinari nel bene e nel male del gruppo più famoso e più travagliato del panorama etno rock isolano.
A parte la discutibile e banale introduzione storica modello terra dei misteri alla “voyager”, con Enrico Ruggeri nei panni di un improbabile narratore alla Piero Angela con forte accento milanese, il nuovo progetto “Archeos” di Gino Marielli, Gigi Camedda e il cantante algherese da due anni voce del gruppo, Nicola Nite, hanno dimostrato di saper sopravvivere agli tsunami artistici che non hanno mai demolito la “fede” nella musica del gruppo diventato famoso oltre Tirreno con il pezzo che ha chiuso il concerto “Spunta la luna dal monte”.
Ottima e senza sbavature la performance di Bianca Atzei, entrata in scena dopo circa un’ora di concerto della band sassarese. Brava come sempre, bella, elegante e ora anche padrona della scena con l’aggiunta di una naturale carica sexy, la cantante sardo/milanese ha impressionato per l’estensione della voce e anche per quella umiltà comunicativa che piace tanto al pubblico. Oltre ai pezzi sanremesi, la cover di Luigi Tenco, “Ciao amore, ciao” e il singolo “Il solo al mondo” scritto da Kekko Silvestre, Bianca Atzei ha regalato un’intensa versione di “No potho reposare” in duo con Nicola Nite. L’evento è stato organizzato dal Consorzio di Porto Rotondo.