
Il giornalista scrittore, Magdi Cristiano Allam, famoso al grande pubblico per le sue numerose partecipazioni televisive, sopratutto dopo gli ultimi atti terroristici che hanno insanguinato Parigi e gettato nel terrore l’Europa, è stato ospite del parroco don Gianni Sini nella chiesa gremita de La Salette a Olbia. Intervistato dal giornalista Gianni Garrucciu, l’egiziano convertito al cattolicesimo nel 2008, ha parlato dei contenuti del suo ultimo libro: “Islam, siamo in guerra”.
Con la sua proverbiale schiettezza e senza giri di parole, Magdi Cristiano Allam ha risposto a numerose domande del pubblico: “Stiamo subendo un’aggressione alla nostra fede e alla nostra libertà – ha detto durante il dibattito -. Coloro che più di altri ottemperano in modo letterale e integrale a ciò che Allah prescrive nel Corano e a ciò che ha fatto e detto Maometto, sono i terroristi islamici”.
Per Cristiano Allam, un passato politico dapprima nell’UDC poi nei Fratelli d’Italia, ex vicepresidente della Delegazione per le relazioni con Israele, il terrorismo islamico è come una piovra con mille tentacoli che rappresentano le cellule. “E’ una guerra difficile da combattere e complicata per gli inquirenti. I terroristi sono votati al suicidio e come è successo a Parigi, dove 7 su 8 si sono fatti esplodere, diventa quasi impossibile la repressione del fenomeno perché non si riesce a definire la struttura organizzativa”.
Durante il dibattito Allam ha detto con chiarezza che “dobbiamo essere pienamente noi stessi in casa nostra e dobbiamo salvaguardare la nostra religione, la nostra storia e la nostra civiltà. Rispettare i musulmani non significa legittimare la loro religione”. A fine conferenza gli abbiamo chiesto il parere sugli investimenti Qatarini nel nostro Paese e in particolare su quelli prospettati in Gallura nei settori della Sanità, trasporti e turismo. “Dobbiamo difendere la nostra economia dalla finanza speculativa – ha detto nell’intervista – a maggior ragione se proviene da paesi islamici collusi con il terrorismo”.