
I “maccarrones de busa” fatti con su ferrittu usato per fare le calze a maglia, i “maloreddus” o, come li chiamiamo in Gallura “maccarrones de poddighe” fatti uno per uno facendo ruotare la pasta intorno al pollice sulla parte rovescia della grattugia. E poi ravioli di ricotta e spinaci o formaggio, pappardelle alla sarda, i culurgiònes e tante altre specialità della nostra terra. È la nuova scommessa di Geasar che si è inventata un nuovo registro per Pasta & Wine, il punto ristoro collocato in aeroporto di fianco a Kara Sardegna. La pasta tradizionale della Sardegna viene preparata davanti ai clienti e cucinata secondo le antiche ricette dalla nostra Isola. Senza trascurare i dolci.
Uno spettacolo per gli occhi, con una telecamera puntata dall’alto che proietta sui monitor le mani esperte che lavorano la pasta trasformandola in un trionfo per il palato. Pasta & Wine offre tutto il gusto delle nostre straordinarie ricette con l’assoluta prerogativa della pasta fatta in casa. Un tuffo nel passato condotto da esperti pasticceri e fornai provenienti dal Logudoro di Ozieri e dalla Gallura di Arzachena e dalla Barbagia di Nuoro. A tavola arriva un sorprendente mix di tradizioni nella magica ritualità manuale delle nostre nonne.
Momenti che ricordano tavolate piene di farina e donne intorno affaccendate a tirare pasta con mattarelli e veloci corse di “rudigliu” per imprimere forme creative alle lasagne. Il rito della provvista del sabato sera con sterminate file di ravioli posate sui letti avvolti da candidi lenzuoli di lino.
È il progetto del nuovo Pasta & Wine che dalla sua apertura, meno di una settimana fa, ha già conquistato decine di viaggiatoricha hanno provato un contatto del terzo tipo con i sapori della Sardegna prima di volare di buon umore oltre il mare.