Non è la prima volta che si manifesta il fenomeno della esondazione dei corsi d’acqua a Porto Rotondo. Il primo grosso nubifragio documentato è datato il 4 Novembre 2008 oltre al secondo nel 2013 con minori danni. Fatta una verifica a cura di tecnici del settore, era risultato che uno dei due corsi d’acqua poteva ricevere 4 mc sec di acqua. I documenti sono in possesso sia del Consorzio del Comprensorio di Porto Rotondo, sia del Comune di Olbia.
Nelle osservazioni presentate il 19 ottobre 2020 per il PIANO URBANISTICO COMUNALE (PUC) IN ADEGUAMENTO AL PPR E AL PAI (Piano Paesaggistico Regionale e Piano di Assetto Idrogeologico), come rappresentanti di un gruppo di oltre 270 persone, avevamo fatto presente, proprio su questo tema, la totale mancanza di qualsiasi normativa, che corrispondesse ad un adeguamento urbanistico, del PUC (Piano Urbanistico Comunale) proprio alle norme che il PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) propone.
Tali osservazioni non solo sono state RESPINTE dal Consiglio Comunale di Olbia, ma non hanno avuto alcun riscontro, ovvero nessuna valutazione e spiegazione, da parte di progettisti e tecnici dell’Amministrazione.
L’atteggiamento di arroganza e maleducazione nei confronti di un così nutrito gruppo di persone, ha avuto in questi giorni la risposta che la cronaca ci presenta.
Cosa ne è del resto del territorio del Comune, se il proprio strumento di pianificazione non ha avuto adeguato trattamento riguardo a questo tema? Dobbiamo attendere inerti che si verifichi il prossimo fenomeno? Da questa considerazione nasce questa nota, che speriamo possa essere di stimolo.
Il testo a suo tempo inviato1 conteneva le planimetrie e le fotografie della scorsa esondazione oltre ad aver ben evidenziato la pericolosità e il rischio idraulico di queste zone all’interno del Villaggio.
Si tratta a tutti gli effetti di corsi d’acqua anche se d’estate si presentano come dei rivoli. In caso di pioggia, si vanno via via gonfiando e si riappropriano dell’originale percorso andando a distruggere tutto ciò che nel frattempo è stato incautamente realizzato i quei luoghi.
Altro problema di non poco conto è il deposito di sedime che si è venuto a creare nelle due darsene. Sedime che da anni non viene rimosso e che ha totalmente occluso lo sfogo in porto dei torrenti in caso di piogge torrenziali.
Teniamo infine a rimarcare, che oltre alla mancata considerazione dell’apporto tecnico prodotto a livello di Piano Regolatore Generale, in questo ultimo anno sono stati realizzati 2 DUE ULTERIORI INTERVENTI in area critica, proprio lungo il corso del torrente che l’altra notte è esondato.
Ci auguriamo che quanto denunciato giunga a conoscenza degli enti preposti, nella speranza che pongano rimedio nella nuova versione del PUC.
Ci auguriamo che il Consorzio di Porto Rotondo, che si è munito di un organo tecnico a questo preposto, si faccia carico del dettagliato e rigoroso controllo degli atti riguardando la trasformazione del suo territorio, siano essi edilizi o infrastrutturali, per poter eventualmente segnalare all’Amministrazione Comunale quanto riscontrato comprese le eventuali anomalie.
I nostri migliori saluti a chiunque si dimostri interessato,
Consorziati per Porto Rotondo Domani